Jesi: Come se tu non fossi femmina – Appunti per crescere una figlia, il libro di Annalisa Monfreda

JESI – La Fidapa BPW Italy sezione di Jesi organizza la presentazione di “Come se tu non fossi femmina – Appunti per crescere una figlia”, il libro scritto da Annalisa MonfredaDirettore responsabile del noto settimanale Donna Moderna, ma anche di Tu Style e Starbene, edito da Mondadori. L’evento si terrà sabato 24 Novembre alle ore 17.30 presso la Salara di Palazzo della Signoria con ingresso in Via Pergolesi

“Come se tu non fossi femmina” è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull’educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna”. Aprirà con i saluti istituzionali Francesca Pentericci, presidente Fidapa BPW Italy sezione di Jesi. Conduce l’intervista la giornalista e socia Fidapa Catiuscia Ceccarelli.

La presentazione letteraria, che vede il Patrocinio del Comune di Jesi, rientra nel ricco cartellone di eventi in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne L’ingresso è libero.

“Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso.” Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne.

Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l’autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri.

“La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l’ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: ‘Sei bellissima’. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice ‘bella’ e ai maschietti ‘bravo’? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla.”

Annalisa Monfreda è nata a Bari nel 1978 e si è trasferita a Milano seguendo la passione per il giornalismo. Nei primi anni della sua carriera si è occupata di Africa e Medioriente, vincendo numerosi premi. Oggi è direttrice di “Donna Moderna” “Tu Style” e “Starbene”. Ogni settimana, nella rubrica “Appunti” di “Donna Moderna”, riflette sui fatti di attualità e sull’evoluzione del ruolo della donna nella nostra

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