Al Wild Four Roses di San Benedetto solidarietà verso il comune di Acquasanta

L’assessore alle attività commerciali del comune di Acquasanta Terme, Alessandro Cortellesi, ha ricevuto dal vulcanico Paolove il ricavato della cena di beneficenza svoltasi lo scorso 20 settembre al Wild Four Roses di San Benedetto del Tronto.

E’ successo domenica 8 novembre, durante l’evento che ha avuto quale filo conduttore la solidarietà, buona cucina, musica e allegria, dal titolo “Domenica all’Italiana”: è stato proprio l’assessore Cortellesi, a preparare il “Pranzo della Nonna” in veste di chef del Ristorante Terme, insieme allo chef del locale in viale De Gasperi, Leo Traini.

“Ricevo con piacere – ha detto Cortellesi – questo contributo dall’amico Paolove, che ogni anno, dal sisma in poi, si adopera per organizzare serate di beneficenza nei confronti dei nostri territori. Ci stiamo risollevando, pur con enormi difficoltà, acuite in questo momento dalla pandemia, che ha rappresentato una bella stangata per molti di noi. Dopo un’estate interessante, nella quale c’è stata una valorizzazione di alcune zone all’aria aperta, come Lu Vurghe, questa nuova chiusura ha portato enormi problemi, pensando anche che già il 15% delle attività commerciali hanno chiuso e si sono trasferite”.

A portare la solidarietà della popolazione sambenedettese c’era l’assessore comunale alle Politiche sociali Emanuela Carboni: “San Benedetto – ha affermato – si è confermata città solidale, accogliendo con generosità e slancio tutte quelle persone che nel terremoto hanno perso tutto o quasi. Questa amministrazione ha coordinato gli aiuti, mettendoci il cuore in ciò che faceva”.

Paolove con le sue scelte musicali e Giobbi show, con i suoi stornelli in marchigiano e abruzzese, hanno permesso ai commensali di trascorrere momenti piacevoli nel locale di Emidio Barbini e Silvia Regnicoli.

“Da tre anni – ha concluso Paolove – faccio delle piccole raccolte per beneficenza, nei confronti di chi si trova in difficoltà, e cerco sempre di mettermi a disposizione di chi ha bisogno. Sono sangiorgese, ma ormai sambenedettese di adozione e devo dire che qui ho sempre trovato gente di grande cuore”.

Stefania Mezzina

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