ASCOLI PICENO – “CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO”, AL VIA LA SETTIMANA DELLA FAMIGLIA

“Con gli occhi di un bambino” è il tema della “Settimana della Famiglia” che apre ufficialmente i battenti domani, sabato 16 maggio.

Giunta al suo sesto appuntamento, la “Settimana della Famiglia” si è imposta all’attenzione dei cittadini, e non soltanto ascolani, per la molteplicità dei temi trattati che hanno contribuito e contribuiscono ad una analisi approfondita di quel mondo fantastico che è la famiglia.

Dibattiti, convegni, rappresentazioni teatrali, momenti di gioco, dal 16 al 24 maggio trasformeranno Ascoli Piceno in luogo di riferimento per la famiglia. L’iniziativa – hanno sottolineato il sindaco Guido Castelli e l’assessore ai Servizi Sociali, Donatella Ferretti – è nata dalla consapevolezza che il nostro territorio conserva ancora molto forte il senso delle proprie radici, che affondano nella tradizione e nella cultura della terra, dei legami sociali, della solidarietà umana e della comune identità. Gran parte della prosperità economica, della qualità della vita e della sostenibilità ambientale del territorio nel quale viviamo, è da attribuire alla struttura sociale profondamente permeata dai legami familiari e dalla loro solidità. E’ grazie a questa forte connotazione, della quale dobbiamo andare fieri in un momento storico segnato dalla disgregazione e dall’isolamento, che riteniamo che Ascoli possa a pieno titolo essere definita “Città della Famiglia”, ovvero città che riconosce nella famiglia il cardine su cui la nostra società si fonda e che come tale deve essere sostenuta, sia come risorsa in sé e ancor più nelle situazioni di difficoltà”.

La “Settimana della Famiglia” è un’occasione di festa e di incontro, ma vuole rappresentare anche una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti, allo scopo di poter individuare interventi, strategie e soluzioni sempre più adeguate.

Il via, domani, sabato 16 maggio, alle ore 16.00 presso largo Crivelli, zona Carisap con Ludobus “Il Sorriso” che propone gonfiabili, giochi da tavolo, trucca bimbi e musica. Alle ore 17.00 “La battaglia dei cuscini” Compagnia Il Melarancio, uno scatenatissimo spettacolo- animazione di piazza, di Gimmi Basilotta e Marina Berro, con Gimmi Basilotta, Marina Berro, Luca Fantini, Elena Civalleri, Jacopo Fantini;

luci e suono di Luca Fantini, musiche Sisimizi, Persiana Jones, I Fratelli di Soledad.

L’idea nasce dal ricordo degli scontri all’ultima piuma che si facevano da bambini: qui il gioco viene centuplicato diventando uno spettacolo di piazza esplosivo, che coinvolge tutti!

L’attesa è scandita da una serie di annunci che preparano all’imminente battaglia; la compagnia allestisce lo spazio con l’aiuto del pubblico e dettate le regole del gioco con un conto alla rovescia dà inizio alla battaglia. Centinaia di leggerissimi cuscini multicolori compaiono in scena e in una reazione a catena, esplode la battaglia: accompagnati dalle travolgenti musiche ska, gli spettatori si trovano coinvolti in una piccola e inoffensiva follia collettiva, tutti combattono contro tutti prima di ritrovarsi su un enorme cuscino pieno d’aria, su cui è possibile nuotare, rotolare, gattonare e ovviamente riposarsi dopo tanta fatica.

Alle ore 19.00, presso la Sala Cola dell’Amatrice, inaugurazione della mostra fotografica di Maria Letizia Morini “Nell’istante, tutto”.

Maria Letizia Morini è una giovane fotografa di 24 anni nata con sindrome di Down.

Appassionata di quello che le accade intorno è desiderosa di fermare alcuni attimi di bellezza con la sua macchina fotografica.

Dopo la sua prima personale tenutasi a Pesaro a novembre 2013, nell’ ottobre 2014 si è inaugurata una seconda esposizione nella città di New York, la stessa che è stata riproposta ad Acqualagna, Camerino, Novafeltria e Ascoli Piceno.

Quello che colpisce nell’arte di Letizia Morini – ha scritto Gilberto Santini – è l’assoluto valore dato all’istante; istante che fuggirebbe inesorabilmente se la sua macchina fotografica non si preoccupasse di trattenerlo, di ‘infinitarlo’ (direbbe Montale).

Nell’istante, tutta la sua cura e la sua attenzione vanno a ciò che è piccolo, apparentemente insignificante, quello che noi, troppo impegnati a vivere di corsa le nostre “furibonde giornate senza atti d’amore” (De André), non avremmo degnato neppure di uno sguardo. Lei ci costringe invece a fermarci, a ‘cambiare tempo’, usa la sua macchina come uno strumento capace di potenziare la realtà, di ‘rivelarla’”.

La mostra, che resterà aperta fino a sabato 23 maggio, sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.

Ingresso libero

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