ASCOLI PICENO – La Macina, ed il suo “aedo malinconico e ardente”, qual è il suo fondatore, Gastone Pietrucci, saranno di scena al teatro Filarmonici venerdì 9 novembre, alle ore 21, con ingresso libero. Una serata di grande musica, poesia ed emozioni vere con Gastone Pietrucci e La Macina, il gruppo più rappresentativo delle tradizioni musicali marchigiane che quest’anno festeggia i cinquant’anni di attività, testimoniando, sempre, un tenace, ininterrotto percorso di ricerca e di animazione.
E a suggello di questi splendidi 50 anni, La Macina, grazie all’amicizia personale di Pietrucci con Piero Celani, ha voluto offrire uno dei suoi concerti-evento dell’anno ad Ascoli Piceno.
“Il mio amore per i canti rituali di questua della tradizione marchigiana – dice il vice Presidente del Consiglio Regionale, Piero Celani, animatore della tradizionale Pasquella ascolana – nasce anche dall’ascolto e dall’amicizia con il gruppo de La Macina che ora propone al pubblico ascolano questo concerto dal titolo emblematico “Non altro che il canto”, una gioiosa, grande, festa “della memoria, della musica e del canto” fatta anche insieme al pubblico”.
Cinquanta anni di attività, la pubblicazione di ben diciotto dischi e del volume Cultura Popolare Marchigiana (Jesi, 1985), fanno del Gruppo La Macina, “l’unico autorevole portavoce di quello che è il ricchissimo patrimonio della tradizione e della cultura orale marchigiana (Gastone Venturelli, 1986). Uno su tutti l’autorevole testimonianza di Roberto Leydi, che nel 1998 ha scritto: “[…] Tra i numerosi gruppi che hanno cercato di animare il secondo folk revival italiano, quello marchigiano della Macina occupa un posto a parte e (a mia conoscenza) unico”.
Il pubblico ascolano potrà così assistere ad uno dei tre concerti evento del gruppo (patrocinati dal Servizio Cultura della Giunta Regionale Marche).