ASCOLI PICENO – Maggio è agli sgoccioli e il desiderio di evasione dai ritmi serrati della quotidianità diventa irrefrenabile. Le buone condizioni meteo instillano nell’animo di ognuno di noi quella voglia di sordità verso il ticchettio insolente dell’orologio che ci scandisce il nostro senso del dovere: il lavoro, i figli, le riunioni, la casa, la passeggiata con il cane, i genitori anziani, la palestra, il calcio dei figli, la danza dei figli, il dentista, whatsapp, facebook, e tante, tantissime altre attività che riempiono il nostro tempo e contemporaneamente lo perdiamo per sempre.
Si inizia a pensare alle vacanze, ma le vacanze vanno programmate perché devono essere in linea proprio con tutti gli impegni sopra citati. Anche la vacanza diventa un impegno. Ma non dovrebbe essere uno svago? Eppure basta poco per concedere alla nostra mente quel “out of order” di cui necessitiamo per rinnovare lo spirito e sentirci persone nuove.
Una gita fuori porta, breve, già sortisce un gran beneficio al nostro cervello soprattutto se fatta a contatto con la natura, in montagna o al mare che sia, lontano dal chiassoso traffico, dal bulimico shopping del centro commerciale. La semplice azione di ascoltare il silenzio di un verde prato, di assuefare gli occhi con l’azzurro del mare e ritrovare quella immaginazione infantile, fatta di pensieri buffi o semplicemente ammirare ciò che la natura ci ha regalato, infonde una sensazione di tranquillità.
Si può optare per un film.
La visione di un lungometraggio permette di proiettarci in una altra realtà, di cui noi siamo solo spettatori. Ci coinvolge, ma al tempo stesso ne siamo estranei ci permette di riflettere e guardare la vita in modo diverso da ciò che noi credevamo fosse la normalità.
E perché non unire queste due scelte e trascorrere una giornata, un weekend, in un luogo non abituale e unire alla visione di paesaggi nuovi un itinerario d’arte?
Visitare una città per la prima volta porta con sé uno stupore spontaneo per tutto ciò che per noi diventa inusuale: abitudini, cibo, l’architettura diversa. Se a questo aggiungiamo la visita ad una mostra d’arte, si può avere la sensazione di vivere in una dimensione parallela stimolata dalla curiosità di scoprire ciò che non si conosce. E questo è alla base dell’infanzia e che, crescendo, si relega in un angolo della mente e del cuore.
Spesso si rifugge dalle gite culturali perchè molte volte sono offerte con cliquè di rigide tabelle di marcia alle quali si abbinano monotone spiegazioni superficiali della Basilica, piuttosto che del monumento o, per esibizione dei propri studi, descrizioni tecniche di dipinti o opere che nessuno poi ricorda, o peggio, annoiano perché poco comprensibili.
La galleria d’arte contemporanea di Ascoli Piceno, “Arte Contemporanea Picena”, da anni attenta scolta del trend contemporaneo delle arti visive e della loro veicolazione, organizza visite d’arte all’insegna dell’arricchimento personale sul piano sociale e culturale. E’ una vacanza di relazioni umane, di divertimento, di esplorazione della città con passeggiate autonome o in compagnia, in tranquillità, e di visite a mostre d’arte o a Palazzi di notevole rilievo artistico come il tour alla Reggia di Caserta.
Noti in città per la loro capacità organizzativa, Alessandro, integerrimo insegnante d’arte e Andrea, fine mediatore, hanno portato, nel corso degli anni, diversi artisti che si trovano in cima alle quotazioni dell’arte contemporanea tramite l’ospitalità in residenze d’arte e creato circuiti tra musei per un’offerta al turismo culturale al passo coi tempi.
Il weekend a Zurigo con visita a “Manifesta 11”, previsto dal 22 al 24 luglio, (http://galleriartecontemporanea.it/news/eventi/zurigo-viaggio-a-zurigo-manifesta-11/) è stato concepito per far conoscere uno dei più importanti movimenti artistici del Novecento di cui quest’anno ricorre il centenario: il movimento Dada che nasce proprio a Zurigo e che ha avuto come ritrovo intellettuale il celebre locale “Il Cabaret Voltaire”. I Dadaisti si ribellano alle regole delle arti, a quelle della società impegnata nella Prima Guerra Mondiale, ma lo fanno con umorismo sovvertendo l’idea che l’arte sia circoscritta a riproduzioni di ciò che risulta tangibile.
Zurigo quest’anno ospita molteplici eventi tra questi anche la Biennale itinerante di Arte Contemporanea “Manifesta 11”. L’organizzatore è un video artist con lavori anche nel campo della fotografia e delle installazioni: Christian Jankowsky. Vive a Berlino e il suo lavoro lo porta di frequente a New York venendo così in contatto con un ventaglio variegato di visioni artistiche. La sua Biennale, che si svolgerà dall’11 giugno al 18 settembre, rivelerà lo spirito dadaista e avrà “una dimensione contemporanea, internazionale e visionaria”. Punto focale sarà una piattaforma galleggiante nel centro del lago di Zurigo che durante il giorno sarà una stazione balneare e la sera si trasformerà nella retrospettiva degli artisti partecipanti attraverso la proiezione, dal mega schermo situato sulla piattaforma, della realizzazione delle opere di ogni artista. Ma, non solo, Manifesta 11 sarà arte diffusa in varie location, tra queste “Il Cabaret Voltaire”.
Fare un viaggio con la simpatia di Alessandro e Andrea è ritrovare un contatto con se stessi, quell’armonia per lo spirito che serve per distrarci, divertirci e sognare. Visitare le collettive diventa semplice come vedere un film in cui le immagini e i dialoghi ci portano lontano, in altri luoghi, ci fanno ridere, ci fanno piangere, fanno emergere le nostre emozioni. Bè, una mostra è un magnifico film muto diverso per ogni spettatore: le opere che si susseguono sono come le scene di un opera cinematografica e le battute vengono sostituite dalle emozioni personali che affiorano dalla sensibilità delle persone, ognuna a modo suo.
E l’arte ritorna così a risplendere.
Le prenotazioni sono aperte fino al 31 maggio 2016
Info: http://galleriartecontemporanea.it/
