Carla Bozulich alla Galleria Centofiorini di Civitanova Marche 

CIVITANOVA MARECHE -L’Associazione Culturale Centofiorini presenta sabato 17 novembre il concerto di Carla Bozulich (info e prenotazioni: 366 3574080 / 339 4511061). Carla Bozulich è una provocatrice art-punk: scrittrice, produttrice, curatrice, artista interdisciplinare e musicista prolifica. Il suo lavoro è brutalmente crudo e visionario.

Sorta di eroina musicale contemporanea con una voce unica, di grande e variegata esperienza, ha collaborato con una miriade di nomi con cui ha ridefinito i confini tra canzone d’autore, poesia urbana e musica d’avanguardia, pubblicando quattro album che le sono valsi copertine di riviste specializzate e l’acclamazione di critica e pubblico, quel pubblico che in un live cerca emozioni, intensità e sorpresa piuttosto che certezze.

Dopo un album solista, più ruvido e immediato dei precedenti, è di quest’anno Quieter, magicamente in bilico tra forma canzone e soundscapes ambientali.  Dopo una prima fase di carriera alla guida dei temibili industrial-rockers di Los Angeles Ethyl Meatplow e dei ben più noti alternative-country rockers Geraldine Fibbers (con Nels Cline alla chitarra), la nostra vive una seconda giovinezza artistica dal 2006, quando è stata accolta (all’epoca unica musicista non canadese) in casa Constellation, la cult-label di Montreal su cui pubblicano tra gli altri i Godspeed You! Black Emperor.

Nasce così il moniker Evangelista, collettivo-laboratorio aperto avente i propri punti fermi in Tara Barnes (basso) e Dominic Cramp (keyboards) con cui la Bozulich pubblica quattro album: l’omonimoEvangelista nel 2007, Hello, Voyager nel 2008, Prince of Truth nel 2009 e In Animal Tongue nel 2011.

Del 2014 è il primo disco su Constellation pubblicato a suo nome. Si intitola Boy e vede l’importante contributo di Jhno (John Eichenseer) e del batterista e compositore elettroacustico taliano Andrea Belfi (già ospite alla Centofiorini con Miles Cooper Seaton nel 2016): un album che la stessa Carla ha definito, non senza una punta di autoironia, il suo album pop.

E’ stata poi la volta della ristampa per Folktale Records (vinile in edizione limitata) del disco del 2003 Red Headed Stranger, personale reinterpretazione dell’omonimo album del grande Willie Nelson, e della ristampa diLost Somewhere between the earth and my home dei Geraldine Fibbers, uscito nel 1995 su Virgin Records, con la produzione di Steve FIsk (Nirvana, Unwound, Beat Happening).

E’ in fine del maggio 2018 il nuovo album solista, dall’emblematico titolo Quieter. Vi collaborano i già citati Belfi, Jhno, Sarah Lipstate (Noveller), il violoncellista Francesco Guerri, Shahzad Ismaily, Ches Smith e Marc Ribot.
Le registrazioni, i numerosi tour con Evangelista e quelli per promuovere i proprio album solisti (spesso in double bill con Swans e i già citati GY!BE) non hanno impedito a Carla Bozulich di portare avanti numerose collaborazioni (Nels Cline, Lydia Lunch, Thurston Moore, Mike Watt, Christian Marclay, Ches Smith, Shahzad Ismaily Francesco Guerri, Sarah Lipstate) e  di esibirsi in progetti di sound installation (presso la Schindler’s House e il Getty Museum).

Nell’agosto del 2009 Carla ha suonato al fianco di Marianne Faithfull e Marc Ribot all’interno della Ruhrtriennale 2009 a Dusseldorf. E nel 2011 ha curato una giornata del prestigioso Donau Festival, dove ha invitato Laurie Anderson, David Tibet e Lydia Lunch oltre ad aver realizzato un’installazione nella chiesa medievale di Minoritenkirche.

Nel tour europeo, intitolato Carla Bozulich’s Bloody Claws, Carla (voce e basso) è affiancata da ospiti e vecchi collaboratori e alterna pezzi inediti, incursioni nel repertorio di Evangelista e in quello solista, con qualche tuffo nel passato; melodie, elettricità, drones e improvvisazione, il tutto tenuto insieme da una voce che mette i brividi e non ha eguali nel panorama musicale odierno.

 

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