Come la pioggia sul cellofan di Grazia Verasani al Circolo Nautico Sambenedettese

SAN BENEDETTO – Per la XXXIX edizione di Incontri con l’Autore Grazia Verasani presenta il libro” Come la pioggia sul cellofan“, domani,  venerdì 7 Agosto alle ore 21,30 al Circolo Nautico Sambenedettese. Evento organizzato dal I Luoghi della Scrittura e dalla Libreria Libri ed eventi con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione comunale e della regione Marche.

Conversa con la scrittrice Antonella Roncarolo. In caso di pioggia l’incontro si svolgerà all’Auditorium Tebaldini. Prenotazione sms 3357000773–whatsApp 3664349288 email mimmo.minuto@gmail.com.

Grazia Verasani (Bologna) ha esordito giovanissima con alcuni racconti apparsi su il manifesto. Oltre a Quo vadis, baby? – da cui nel 2005 è stato tratto l’omonimo film di Gabriele Salvatores e nel 2008 una serie tv prodotta da Sky – e agli altri libri della serie con protagonista l’investigatrice Giorgia Cantini, ha pubblicato vari romanzi tra cui From Medea (Sironi 2004), da cui nel 2012 è stato realizzato il lm Maternity Blues di Fabrizio Cattani, e Tutto il freddo che ho preso (Feltrinelli 2008). I suoi libri sono tradotti in vari paesi tra cui Francia, Germania, Portogallo, Stati Uniti e Russia.

Il nuovo romanzo di Grazia Verasani. Torna l’investigatrice Giorgia Cantini, la protagonista del bestseller Quo vadis, baby? Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della Omicidi, e sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città.

È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore alla soglia dei cinquant’anni che sembra avere tutte le fortune – fama, ricchezza, talento –, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, Adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate e messaggi.

Furio incarica Giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che Adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Sotto le piogge persistenti dell’autunno alle porte, con la mente un po’ annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in un’indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, e in una vita filtrata da schermi, computer, telefoni, tv, dove i sentimenti diventano mere proiezioni.

Quella realtà fittizia che, come un involucro di cellofan, protegge dagli urti è la stessa che separa i personaggi di Grazia Verasani dal contatto nudo con le cose: sembrano tutti alla ricerca di una vertigine che li faccia sentire più vivi, ma che, inevitabilmente, non li dispensa dal rischio di precipitare.

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