
MONTEPRANDONE – Venerdì 7 marzo, alle ore 21, presso la Sala Audiocinema Centro GiovArti di Centobuchi, si terrà il primo incontro per il Corso di Primo soccorso organizzato dalla Associazione di pubblica assistenza Cento Soccorso di Centobuchi, con il patrocinio del Comune di Monteprandone. Il corso, che è completamente gratuito, è tenuto da medici e infermieri della AST di Ascoli Piceno e di altre strutture mediche e ospedaliere e si tiene da venerdì 7 a giovedì 27 marzo, con sette lezioni, che si terranno, tranne il primo incontro, nelle successive serate di martedì e giovedì, tutte presso la Sala Audiocinema, tranne l’ultima, del 27 marzo, in programma presso la sede della Cento Soccorso, essendo incentrata sulla conoscenza dei mezzi di soccorso, per cui sarà possibile visionare da vicino le ambulanze ed i vari presidi. Il corso è di grande interesse medico e scientifico, con lezioni che spaziano nei vari settori della medicina generale, delle malattie cardiovalscolari e rianimazione cardiopolmonare, urgenze pediatriche, approccio con il traumatizzato, ed anche una specifica lezione su “salute e nutrizione” e sul ruolo del volontario.
Nella prima serata di venerdì 7 marzo vi sarà l’intervento delle Autorità e la “Presentazione della Centrale Operativa 118”, un tema di grande interesse, che consentirà agli intervenuti di comprendere meglio come rapportarsi, in caso di necessità, con il 118 per favorire il migliore e più rapido intervento dei sanitari.
Al termine del corso, sarà rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza. E’ possibile iscriversi anche la stessa sera dell’inizio del corso e, per informazioni è possibile contattare il numero 0735 702270.
”La finalità – spiega la Presidente di Cento Soccorso Rita Virgili – è quella di fornire le prime nozioni utili e necessarie a prestare un soccorso competente sin dall’inizio alle persone traumatizzate o in difficoltà. Si confida anche che il corso desti interesse e inviti i partecipanti a collaborare nel settore del volontariato che si interessa delle problematiche sanitarie, secondo le proprie disponibilità.”