E’ possibile nel XXI secolo riproporre vie percorse dalle corti medievali, dove diverse culture dialogavano liberamente? E’ folle e presuntuoso guardare all’insegnamento di Federico II, alla cui corte di Palermo si specchiava tutto il mondo conosciuto?
Rispettando le proporzioni, si può dire che la cosa non solo è possibile ma doverosa per il futuro dei nostri paesi, sotto ogni punto di vista: sociale, ambientale, urbanistico. Nel suo piccolo il comune di Amandola ha un programma forse così ambizioso ma concreto. Si terrà nelle prime settimane del mese di marzo un camp internazionale universitario, organizzato dal comune in collaborazione con l’Università Politecnica di Ancona, tenuto dal docente arch Antonello Alici in lingua corrente inglese, sul tema dell’architettura applicata e studiata, partendo dalla realtà storica artistica di un intero centro storico, onde capirne la formazione e ricontestualizzarlo sulle esigenze del tempo.
Un progetto ardito con 14 partecipanti selezionati dal docente provenienti da varie parti del mondo oltre l’Italia: Finlandia, Romania, Iran, Pakistan e Thailandia, oltre ad un gruppo di appoggio dell’Università. Obiettivo del corso imparare e lavorare sul metodo per conoscere le competenze dei partecipanti e creare contatti internazionali per ulteriori lavori sul campo. I disegni di alta qualità, prodotti durante i lavori saranno mostrati in un’esposizione alla fine del campo e pubblicati in un libro al Congresso Internazionale di Architettura che si terrà a luglio a Bangkok, Thailandia. La mostra, dopo Amandola, come già richiesto, potrebbe essere trasferita a Fermo, anche per il patrocinio della Provincia che vede in quest’iniziativa una grande ricchezza per tutto il territorio.
“Amandola offrirà le sue bellezze storico-artistiche allo sguardo del mondo – dichiara il Sindaco Marinangeli – in questo camp che non sarà una semplice villeggiatura per gli studenti, ma una immersione nella nostra realtà, anche nella degustazione della nostra cucina tipica offerta dalla Casa per ferie dell’associazione Chirocefalo, sede dei Corsi che si arricchiranno di eventi collaterali per coinvolgere cittadinanza e scuole, ma servirà come scambio culturale e aperto confronto con diverse realtà culturali. Apriamo il nostro centro storico allo studio sistematico per confrontarci e magari trovare spunti per una programmazione e riorganizzazione dell’abitato: penso ai parcheggi, alla qualità di vita, alla fruibilità delle strutture e alla fantasia di questi giovani di tutto il mondo che porteranno ricchezza di idee e nuovi progetti. Voglio ringraziare il Rettore dell’Università di Ancona con il docente di Architettura Alici per aver accettato e apprezzato la nostra idea, per uno studio calato nel concreto. Questo sarà solo un punto di partenza: con l’Università di Camerino stiamo già lavorando per un corso analogo sul tema ambientale. Le idee sono la vera ricchezza dell’uomo e devono varcare le frontiere: la storia insegna che senza un sano confronto non c’è futuro”. L’iniziativa del comune ha avuto una sua prima versione lo scorso autunno con l’Università di Architettura di Pisa che aveva tenuto un corso di studi sulla necropoli picena della frazione di S. Cristoforo.
Si ripeteranno queste interessanti esperienze fino ad organizzare una “Summer school” temporanea e perchè no strutturata e definitiva .