Dal calcio al ciclismo, i volumi di Alberto Facchinetti, Marco Pastonesi e Giancarlo Brocci

MACERATA –  I Tempi, il tema conduttore del 2020 di Overtime Festival, passa anche attraverso le presentazioni dei libri, di cui ben sette in anteprima nazionale.

È il caso del giornalista sportivo Alberto Facchinetti, che tra l’altro collabora con Federico Buffa, con il suo volume Quattro a tre: il risultato della semifinale che vede l’Italia vincere contro la Germania, la partita del secolo. Siamo ai mondiali di calcio del 1970, in Messico, un libro che ripercorre in diretta la partita, senza raccontare quello che sarebbe successo dopo. “Volevamo portare i lettori dentro questa storica partita – ha detto Facchinetti – , e inoltre narriamo aneddoti che riguardano i protagonisti”.

Si cambia sport, invece, con Marco Pastonesi, giornalista con 24 anni di esperienza alla Gazzetta dello Sport, che ha presentato il suo lavoro Coppi Ultimo. Un libro che si differenzia da tutti gli altri, che parlano del campione italiano di ciclismo, perché si concentra sull’ultimo anno di attività.

Un lavoro faticoso, poiché Pastonesi è andato alla ricerca di fonti dirette, da cui si è fatto raccontare la vita di Fausto Coppi. Durante la sua esposizione, agli studenti dell’Università di Macerata, ha riportato una sua vicenda personale: nel 2006 decise di prendere le ferie e di sostenere a sue spese il viaggio per andare in Africa e assistere al Tour du Rwanda, nonostante i suoi superiori non fossero concordi. “È stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita – ha dichiarato Pastonesi – e oggi posso darvi questo consiglio: aprite gli occhi, ma soprattutto il cuore, perché dietro ogni angolo c’è una storia da raccontare”.

Ha concluso l’incontro Giancarlo Brocci, con l’intervento sul suo libro Bartali, l’ultimo eroico, sul duello sportivo del secolo, che non ebbe mai un vincitore, tra Bartoli e Coppi. Brocci è l’inventore de L’Eroica, la cicloturistica d’epoca che ha fatto riscoprire il ciclismo che fu, la sua poesia, al mondo intero e che intende valorizzare il turismo lento, in cui la bici (e oggi anche quella elettrica) aiuterà a raggiungere il risultato.

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