
SAN BENEDETTO – L’associazione GayLib è pronta a chiedere al Capo dello Stato, Sergio Mattarella la nomina di Franco Grillini a senatore a vita.
A lanciare l’idea è il segretario nazionale dell’associazione, Daniele Priori nel giorno in cui il Comune di Bologna tributerà a Grillini, ex deputato, ex consigliere regionale in Emilia Romagna, figura di riferimento per la comunità lgbt italiana, il prezioso riconoscimento che è il Nettuno d’Oro.
“Franco Grillini è la più preziosa risorsa di cui la comunità lgbt italiana ha la fortuna di giovarsi in mondi vicini e decisivi per lo sviluppo e la promozione sociale come la politica e la comunicazione” dichiara Priori.
“Il riconoscimento che domani riceverà a Bologna deve essere un monito per la stessa comunità affinché riesca a riunirsi sulle orme e attorno agli esempi dei suoi preziosi padri fondatori tra i quali Franco occupa certamente un posto d’onore. Per questo come GayLib – prosegue il segretario Priori – dopo il nobilissimo riconoscimento della sua città, ci piacerebbe che l’Italia intera possa tributare i giusti onori a una figura da ritenersi di riferimento nella società tutta e sarebbe davvero meraviglioso, in particolare per la comunità lgbt, se il presidente Mattarella volesse nominare Franco Grillini senatore a vita”.
La proposta è stata sostenuta dall’intero consiglio direttivo dell’associazione e sottolineata dal presidente e fondatore di GayLib, Enrico Oliari, memoria storica del gruppo.
“Franco è un amico carissimo che è rimasto sempre vicino alla nostra associazione anche nelle non poche occasioni durante le quali siamo stati lasciati soli da tutti gli altri. A lui il nostro gruppo deve addirittura la scelta del nome GayLib che dopo l’Italia ha visto emuli in Francia e addirittura oltreoceano ma soprattutto la comunità e l’Italia tutta debbono essere grate a un uomo che è riuscito e riesce a spingere la propria visione oltre i confini ideologici, guardando e anticipando la presa sulla società tutta delle varie iniziative e proposte. Per questo crediamo – conclude Oliari – che un suo ritorno con i massimi onori su un seggio da senatore a vita possa essere un messaggio significativo per tutti, in primis per la comunità gay che oggi, noi in testa, festeggia con lui nella sua Bologna”.