E’ in libreria l’ultimo libro di Tarcisio Cellini, “Due grandi tradizioni politiche. La vanagloria distruttiva di un piccolo uomo. Un serio cammino di resilienza”

RIPATRANSONE – E’ in libreria, edito dalla Casa Editrice Carta Bianca di Cairo Montenotte (SV) il libro di Tarcisio CelliniDue grandi tradizioni politiche. La vanagloria distruttiva di un piccolo uomo. Un serio cammino di resilienza”.

Il testo è corredato dall’autorevole prefazione del Prof. Gianfranco Pasquino. La copertina presenta una bella e originale illustrazione del giovane artista grottammarese Davide Pizi, che raffigura Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Benigno Zaccagnini (i tre grandi Italiani ai quali è dedicato il libro), intenti a conversare tra loro.

L’autore, che ha già pubblicato nel 2017 il saggio “L’asino. Un animale quasi sconosciuto”, docente di Lingua Francese in pensione, è nato e risiede a Ripatransone.

Il libro è scaturito dopo una lunga pausa di lontananza dall’impegno politico-amministrativo attivo, da una fase di meditazione, riflessione e rielaborazione personale sulle vicende socio-politico-culturali del Paese, dal Dopoguerra ad oggi e sulla situazione particolarmente critica del PD “dopo quasi cinque anni -scrive Cellini- di personalistica, elitaria, autoreferenziale e autolesionistica gestione politica di questo partito, che era nato per includere e non per escludere, da parte di Matteo Renzi e del renzismo”.

L’auspicio dell’autore è che si possa arrivare quanto prima alla formazione di una nuova Sinistra plurale, aperta alla società, ai movimenti civici e ambientalisti, al volontariato cattolico e laico, ai “mondi vitali”, al mondo della cultura, del lavoro, della sanità, della scuola, della solidarietà, al territorio, ai giovani, ai più deboli e meno protetti, agli “ultimi”.

“Per il raggiungimento di questo obiettivo, importante e inclusivo, è indispensabile un nuovo senso di coesione e di appartenenza, un serio, difficile, umile, tenace cammino corale di resilienza. Il testo -aggiunge Cellini- pur essendo stato scritto più di un anno fa, dopo l’uscita molto opportunistica di Renzi e del suo garrulo gruppo di acritici seguaci toscani e non, dal PD e, soprattutto, dopo aver fatto cadere irresponsabilmente il governo Conte 2, in un periodo di grave crisi sanitaria, sociale ed economica del Paese, essendo in buona parte incentrato sulla descrizione di questo atipico, cinico, egocentrico, stravagante personaggio politico e sul complesso fenomeno politico-mediatico del “renzismo”, risulta ancora e (forse quasi profeticamente) più attuale”.

Il Prof. Gianfranco Pasquino, alla fine della sua prefazione, invita “alla lettura di questo snello e efficace libro. Fa riflettere e imparare, con qualche nostalgia per un futuro migliore”.

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