Eccellenza / Grottammare battuto in casa, gran bel gesto di Gianluca Adami

Grottammare, 4.11.2018

 

GROTTAMMARE-ATLETICO PORTO SANT’ELPIDIO 0-1

Grottammare: Renzi, Orsini, Mancini (65’ Ioele), Oresti, Traini, Di Antonio (58’ Vespasiani), D’Angelo, De Cesare (82’ De Panicis), Ciabuschi (65’ Rapagnani), Jallow, Vallorani. All. Manoni

Atletico Porto Sant’Elpidio: Gagliardini, Balestra (90’ Cantarini), Stortini, Nicolosi, Marozzi, Monserrat, Panichelli, Mandorlini (52’ Cuccù), Adami (84’ Cannoni), Zira (52’ Marziali), Ruzzier (73’ D’Alessandro). All. Mengo

Arbitro: Salvatori di Macerata

Marcatore: 53’ Cuccù (A)

Ammoniti: 42’ Traini (G); 50’ Marozzi (A); 89’ Vespasiani (G)

Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 8-3 per il Grottammare

Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 4+2 minuti nel s.t.

 

Dopo la sconfitta rimediata nei minuti finali domenica scorsa a Fabriano, ci si aspettava oggi una decisa reazione da parte del Grottammare per ricominciare a fare punti; reazione che però non c’è stata se non in maniera molto blanda e che, comunque, non ha prodotto nulla contro un buon Porto Sant’Elpidio. La squadra di Eddy Mengo – al suo primo anno da allenatore – si è dimostrata quadrata in difesa (solo tre le reti subìte finora, migliore difesa dell’intera Eccellenza), solida a centrocampo ed imprevedibile in attacco con la coppia Adami-Ruzzier supportata dal fuoriquota Zira (e con un certo Cuccù in panchina). Alla fine, per il solito errore difensivo di “superficialità” visto molte volte in questi ultimi anni al “Pirani”, gli uomini di Manoni rimangono con un pugno di mosche in mano ed ora la classifica comincia a farsi preoccupante. A questo punto, urge una svolta a partire dal prossimo derby a Porto d’Ascoli. Anche nella partita odierna, il centrocampo – nonostante fosse composto da gente esperta con diversi campionati professionistici alle spalle – è stato l’aspetto negativo della squadra biancoceleste e la mancanza del giovane Haxhiu si è sentita più del dovuto; a nulla sono valse le generose prestazioni di Jallow e D’Angelo e se a Ciabuschi non arrivano palloni “giocabili” è difficile che il punteros ascolano possa tirare fuori dal cilindro qualcosa di buono. Poi ci si mette anche la sfortuna perché l’unica volta che il centravanti di casa è riuscito ad inquadrare la porta avversaria, Gagliardini, Stortini ed il palo sono riusciti a negargli la gioia del gol: ma un centravanti di mestiere non può sbagliare un’occasione simile a poco più di un metro dalla linea bianca! Alla fine, se per qualcuno il pareggio era il risultato più giusto, c’è però da dire che il Porto Sant’Elpidio non ha rubato nulla: ha avuto spesso il pallino del gioco in mano cercando la profondità e, anche dopo il vantaggio, ha continuato a pressare e a giocare alto, evitando di chiudersi in difesa. Grandi occasioni da rete ce ne sono state pochine nell’arco dei 90 minuti e solo una casualità poteva far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Così è stato.
Passiamo alla cronaca. La prima mezzora di gioco vede la squadra della presidente Annarita Pilotti giostrare molto bene a centrocampo e cercare con più convinzione il vantaggio ma sul taccuino sono riportate solo due occasioni: al primo minuto Marozzi riprende una corta respinta al limite dell’aria con il suo tiro che termina abbondantemente alto; all’11’ Ruzzier si ritrova solo davanti a Renzi dopo un bello scambio di prima tra Adami e Zira ma il giovane portiere di casa riesce a deviare di piede in angolo il tiro a botta sicura dell’attaccante ospite. Poi viene fuori il Grottammare, dapprima al 33’ un cross di D’Angelo dalla destra viene intercettato di testa da Orsini ma la sua deviazione è lenta e Gagliardini para senza difficoltà; tre minuti dopo arriva un’altra occasione sempre sull’asse Orsini-D’Angelo con quest’ultimo che si accentra ma la sua conclusione di sinistro dal limite termina alta; infine al 39’ il gol sbagliato già accennato all’inizio: cross da sinistra di D’Angelo, dalla parte opposta Traini rimette in mezzo, sulla palla – a poco più di un metro dalla porta – si avventa Ciabuschi la cui conclusione, un po’ fiacca in verità, viene intercettata ma non parata da Gagliardini con Stortini che nel liberare prima che il cuoio varchi la linea bianca colpisce incredibilmente il proprio palo; arriva poi Nicolosi (l’ex di turno) che libera definitivamente mettendo in angolo. Incredibile comunque l’errore del goleador di casa che da quella posizione non può fallire una simile, ghiotta, occasione. Sul finire del tempo, al 43’, si riaffaccia in avanti il Porto Sant’Elpidio con l’argentino Panichelli che dal limite tira in rete ma trova pronto Renzi a deviare in angolo.

Nella ripresa, il Grottammare – come già successo in passato – rientra in campo un po’ molle sulle gambe, lasciando ampi spazi agli avversari e al 52’ c’è la svolta: Mengo decide di buttare in campo Cuccù e trenta secondi dopo viene ripagato alla grande; Di Antonio s’impappina con il pallone a centrocampo (su un campo gibboso come il “Pirani” a volte è meglio buttare via la palla anziché cercare di addomesticarla per forza…), Adami glielo ruba e serve in profondità proprio il neo entrato Cuccù che non ha difficoltà a battere l’incolpevole Renzi in uscita. Sarà il gol vittoria. Passano pochi minuti e parte un nuovo contropiede dei biancoazzurri ospiti: Di Antonio, ancora lui, è sulla palla ma di colpo si blocca colpito da stiramento e si accascia a terra, Gianluca Adami va via solo e davanti a Renzi realizza che l’occasione l’ha avuta solo grazie all’infortunio dell’avversario, pertanto decide di buttare volontariamente fuori il cuoio raccogliendo l’applauso di tutto il pubblico presente. Gran bel gesto di sportività di questo attaccante che, ricordiamolo, nel 2007-08 con allenatore Mimmo Izzotti fece tutta la preparazione con il Grottammare, proveniente dalla Primavera della Roma; poi, però, decise di andare a giocare nella Serie B svizzera, a Bellinzona. Il Grottammare ringrazia e prova a sfondare il muro difensivo degli ospiti, costruito ad immagine e somiglianza del suo condottiero (Fermana, Genoa, Foggia, Nocerina e Samb tra le varie squadre in cui ha militato Mengo da calciatore), ma l’unica vera occasione capita sui piedi di Jallow al 75’ quando viene lanciato alla perfezione da Rapagnani: il tiro del giovane gambiano, anche se da posizione defilata, mette in seria difficoltà Gagliardini che di piede riesce a deviare in angolo. Cinque minuti prima, comunque, un’occasione per raddoppiare era capitata ancora sui piedi di Adami, lanciato da Ruzzier, ma la sua conclusione – da buona posizione – è finita sull’esterno della rete. E all’80’ è ancora Adami a farsi pericoloso: fuggito in contropiede sul filo del fuorigioco, appena dentro area si accentra e tira ma Renzi è pronto e neutralizza. Un minuto dopo l’ultima opportunità per il Grottammare: Rapagnani serve Traini ma il suo tiro dal limite viene provvidenzialmente deviato in angolo con il corpo da Nicolosi, oggi uno dei migliori in campo in assoluto. In conclusione, segnaliamo l’entrata sul terreno di gioco nelle battute finali – tra gli ospiti – del giovane Riccardo Cantarini, quindici anni compiuti da poco: auguri!

 

Michele Rossi

 

Testo © dell’Autore e dell’Editore

Nella foto © di Enrico Tassotti, Gianluca Adami autore di un bellissimo gesto di sportività

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