Musicultura 2019: ecco i sedici finalisti, Gianluca Grignani appassiona il pubblico

RECANATI – “Non prendersi mai troppo sul serio, non sentirsi mai capaci, non credere che  sentirsi qualcuno significa essere un artista,  il giorno che ti senti un artista purtroppo ti rendi conto che è come  una malattia e devi accettarla. Se non sei un artista, sei altro e mi auguro che tra voi finalisti di Musicultura ci siano artisti perché ne abbiamo molto bisogno”.

Cosi Gianluca Grignani ha esortato i 16 finalisti di Musicultura 2019 nel concerto in anteprima nazionale a Recanati. Grignani ha raccontato anche il suo  grande sogno di poter duettare con Bob Dylan, anticipando a Musicultura i temi del suo prossimo disco, “sarà qualcosa di nuovo, ho cercato di inserire ciò che manca alla società e alla gente di oggi,– ha dichiarato l’artista – con argomenti che si rifanno ai cantautori on the road americani”.

Tra gli applausi scroscianti del gremito pubblico del Teatro Persiani, Gianluca Grignani, accompagnato dalla sua chitarra,  ha colpito dritto al  cuore al pubblico, appassionandolo, in un crescendo ininterrotto di emozioni, con  le sue più belle canzoni: Destinazione paradiso, Solo cielo, Cammina nel sole, Il cielo sopra il 2000, La mia storia tra le dita, Sdraiato su una nuvola e ha chiuso l’esibizione nel trionfo del pubblico, con una versione di Uguali e diversi  intervallata dal   celebre  ritornello  Knockin’ On Heavens Door di  Bob Dylan.

Una grande serata di musica d’autore presentata dal giornalista e critico musicale John Vignola di Rai Radio 1, storico media partner del Festival, che ha visto susseguirsi sul palcoscenico della citta de L’Infinito di Leopardi, le esibizioni  live dei 16 artisti finalisti della XXX edizione del Festival Musicultura.

A seguire gli artisti, le loro canzoni con i commenti del Direttore Artistico del Festival Piero Cesanelli.

PAOLANTONIO (Catania) – Questa assurda storia

Una canzone felicemente bilanciata, con una strofa discorsiva ed un riff che spicca per l’ariosa apertura melodica, ben valorizzata dall’arrangiamento.

ROBERTO  MICHELANGELO GIORDI (Napoli)  – Cronache globali degli anni Zero

Un esempio ben riuscito di commistione tra la più nobile tradizione popolare ed un intelligente rinnovamento di sonorità, all’insegna della qualità musicale e della duttilità interpretativa.

GERARDO POZZI (Vittorio Veneto, TV) – Badabum

Una canzone suonata, composta ed interpretata scegliendo la via del minimalismo. Testo criptico-poetico, che muove emozioni profonde.

LUCA BOCCHETTI (Roma) – Furius

Un talking blues romanizzato, con una voce che sottolinea una scelta interpretativa disincantata e moderna, in cui la chitarra acustica la fa da padrona.

ALBERTO NELLI (Pisa) – Elena

La concitazione di un dramma concentrata in una canzone che esclude la retorica e sotto forma di trascinante ballad fa a riflettere sui nefasti fatti della quotidiana realtà.

FRANCESCO LETTIERI (Giugliano, NA) – La mia nuova età

Intimismo emozionante, la canzone concepita come una autoanalisi vestita di poetiche immagini, dove bastano tre note di piano ben suonate per accendere la sensibilità di chi l’ascolta.

NUMA (Sant’Oreste, RM) – Radio Numa

Un testo tagliente e metricamente scolpito, un groove in levare contagioso, una voce che dà senso e prospettiva a ciò che racconta.

LAVINIA MANCUSI (Roma) – Ninù

Esoterico ed evanescente nella strofa il brano si scatena nel ritornello, che assume un andamento gitano. Compatti e partecipati l’arrangiamento e l’esecuzione.

ENZO SAVASTANO ( Benevento) Le mogli dei cantanti famosi

La prima notizia è che è nato un cantante neomelodico sui generis, che conosce e pratica l’arte dell’ironia; la seconda notizia è che viene a spiegarci cos’è che fanno le mogli dei cantanti famosi.

LUCREZIA  (Bologna) –  In questa pianura

È bello ascoltare una ragazza che canta una certa provincia italiana con accenti così precisi, intrecciando stati d’animo personali, paesaggi, frammenti di vita di paese.

MARGHERITA PRINCIPI, EMI (Pesaro)  –  Punto e virgola

Sonorità elettroniche tracciano un orizzonte di spazi dilatati, dove la voce esplora sé stessa e l’inquietudine di non sentirsi a proprio agio, nei propri panni e nel mondo.

LO STRANIERO (Asti)  – Quartiere italiano 

La cura del suono e della pulsazione ritmica sono il marchio di fabbrica di una band che in presa diretta racconta un quartiere multietnico in pillole di vita quotidiana.

CANE SULLA LUNA  (Terni) –  Dateci le brioches

Una suggestiva “canzone di protesta”, che trae energie da un testo in bilico tra ermetismo e realismo e da una voce moderna e tagliente, che cammina su una fune tesa.

FRANCESCO SBRACCIA  (Teramo) –  Tocca a me

Una canzone che coglie l’attimo intenso di uno stato d’animo, la dolcezza di un bisogno di centratura interiore che predispone all’armonia.

NOEMI BRUNO (Cosenza)  –  Pezzi di passato

Abbiamo una vita sola? Fragilità e caducità sono condanne o compagne di viaggio? Ne parla una giovanissima ragazza in una toccante canzone

FOSCARI (Roma)  –  Stabile non è

Un “frammento di discorso amoroso”, una pretesa di stabilità da una parte, l’impossibilità di garantirla dall’altra. Sullo sfondo le insidie e le insicurezze del vivere oggi la gioventù.

Le 16 canzoni finaliste saranno raccolte nel CD Compilation “Musicultura 2019” in collaborazione con CNI Compagnia Nuove Indye – HiQU Music, e sarà Rai Radio 1, con la supervisione di Gianmaurizio Foderaro, a farle conoscere al grande pubblico.

La fase successiva del concorso porterà alla selezione degli otto vincitori del Festival, da parte del popolo del web e del prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura,   che accederanno alle serate finali di Musicultura per contendersi il titolo di vincitore assoluto e il premio di 20 mila euro, all’Arena Sferisterio di Macerata, dal 20 al 23 del prossimo mese di giugno.

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