ROMA – Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, dopo aver preso atto delle dichiarazioni del ministro Lucia Azzolina relative all’Educazione civica come materia obbligatoria e autonoma nel prossimo anno scolastico, sottolinea quanto sia importante lavorare sinergicamente in funzione di una scuola più innovativa, inclusiva e formativa.
“Apprendiamo -scrive il presidente prof. Romano Pesavento– come previsto dalla normativa, che i cardini su cui dovrebbe vertere la disciplina sono:
- Lo studio della Costituzione e delle leggi internazionali
- Lo sviluppo sostenibile e l’educazione ambientale
- La cittadinanza digitale.
Il CNDDU ha sempre propugnato nel proprio intento programmatico e nell’elaborazione progettuale tali tematiche; in maniera particolare abbiamo istituito per la prima volta le Olimpiadi digitali dei diritti umani che hanno incontrato molteplici adesioni in tante scuole italiane.
Abbiamo sempre creduto fermamente nel valore della Costituzione e della legalità proiettate nel futuro e veicolate anche con strategie didattiche sperimentali a costo zero per l’amministrazione; pertanto le linee programmatiche del M.I. sull’insegnamento della disciplina più trasversale di tutte e fondamento di ogni società civile ci gratifica e ci conforta. Ora è il momento di ragionare concretamente su come introiettare nel sistema educativo la materia e su come rendere veramente pervasivo, durevole, “fisiologico” il concetto di cittadinanza attiva tra le nuove generazioni.
È necessario avviare da subito una sperimentazione, modificando quanto previsto attualmente dalla norma, secondo cui il contributo dei docenti di diritto è molto limitato nei vari ordini di scuola, utilizzando (eventualmente affiancando in compresenza i colleghi di lettere nelle scuole medie) invece il personale che presenta nel proprio curriculum formativo i titoli atti a insegnare la disciplina in questione.
Ricordiamo che tutto il personale della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche ha sostenuto l’esame di diritto pubblico in quanto obbligatorio ed altri comparati di approfondimento nei programmi di studio delle università ed ha seguito nel proprio percorso formativo corsi di perfezionamento afferenti all’area giuridico – economico.
Come sarebbe didatticamente poco incisivo chiedere a un docente di diritto di strutturare e approfondire una lezione su Dante Alighieri, allo stesso modo, se lo scopo è conseguire determinati standard qualitativi, per insegnare Educazione civica i professionisti più qualificati sono i docenti della classe di concorso A046. Non risparmiamo sul futuro del nostro Paese. Ci auguriamo che in fase di trasferimento / assunzione del personale docente si tenga presente quanto evidenziato.
“Un investimento in conoscenza paga sempre il massimo interesse.” (Benjamin Franklin)