FORM, grande finale di stagione: domani con Max Gazzè sul palco del primo maggio e poi Milenkovich

ANCONA – La FORM si prepara ad un grande finale di stagione con due protagonisti della scena musicale. Domani primo maggio, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana suona sul palco del Concerto del primo maggio a Roma, in piazza San Giovanni, al fianco di Max Gazzè. Alle 21 (in diretta tv) i musicisti accompagnano il cantautore romano in cinque canzoni del suo ultimo disco: Alchemaya, un originale progetto che vede la fusione con un’orchestra sinfonica e sintetizzatori.

Dal giorno successivo, 2 maggio parte la tournée marchigiana del violinista serbo Stefan Milenkovich, con una entusiasmante esperienza di suono, perfettamente congeniale all’eclettica personalità dell’artista e alla sua inimitabile capacità comunicativa, tracciando per il suo pubblico un singolare percorso da Bach ai Queen passando per Mendelssohn, Čajkovskij, Ravel, Gershwin. Il violino, infatti, ha attraversato da protagonista tutta la storia della musica occidentale, da quella di ambiente colto a quella di estrazione popolare, adattandosi perfettamente, come un favoloso camaleonte, ad ogni stile, genere, linguaggio musicale.

Sei i concerti in programma nelle Marche: mercoledì 2 maggio al Teatro Pergolesi di Jesi, il 3 maggio al Teatro della Fortuna di Fano, il 4 maggio al Gentile di Fabriano e il 5 maggio al Ventidio Basso di Ascoli Piceno (in collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana). Lunedì 7 maggio è la volta del Teatro Lauro Rossi di Macerata, mentre la chiusura è il 14 maggio ad Ancona, nell’aula magna dell’università Politecnica delle Marche (rassegna FORM-OFF, concerto inaugurale di “Your Future Festival”, in collaborazione con Università Politecnica delle Marche – Amici della Musica “G. Michelli”, Ancona). 

In programma il Concerto brandeburghese n. 3 in sol magg. BWV 1048, tra le opere strumentali più importanti di Johann Sebastian Bach; il Concerto per violino e orchestra in mi min., op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, composizione tra le più ammirate ed eseguite della letteratura concertistica; la Valse-Scherzo in do magg. per violino e orchestra, op. 34 con il suo irrefrenabile entusiasmo danzante, di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Quindi i Tre preludi, versione per violino e archi di George Gershwin, dove il jazz si unisce alle songs nordamericane; Bohemian Rhapsody, trascrizione per violino e archi di Stefano Cabrera dal brano dei Queen tra i più amati della storia del rock, scritto da Freddie Mercury, per concludersi con una delle più celebri pagine virtuosistiche della letteratura per violino: Tzigane, rapsodia da concerto per violino e orchestra di Maurice Ravel.

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