Giorno del Ricordo: “Il confine degli altri. La questione giuliana e la memoria slovena” di Marta Verginella alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno

ASCOLI PICENO – “Il confine degli altri. La questione giuliana e la memoria slovena” questo il libro di Marta Verginella che verrà presentato giovedì prossimo 8 febbraio alle ore 18, alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, in occasione del Giorno del Ricordo.

“Il confine degli altri -scrive nella prefazione Guido Crainz– è un libro necessario. Apre straordinari squarci su vissuti individuali e collettivi, illumina i contorni ambigui e mobili delle appartenenze nazionali e culturali. Costringe a riflettere, a interrogarsi in modo radicalmente diverso su di una storia che è anche nostra”. L’autrice ne discute con Costantino Di Sante, direttore ISML Ascoli Piceno.

Marta Verginella è professore ordinario di Storia del XIX secolo presso il dipartimento di storia dell’università di Lubiana. Studia le pratiche identitarie in aree multietniche e l’uso politico della storia in zone di confine. Il libro ha al centro della sua riflessione la storia del con­fine italo-jugoslavo nel periodo tra le due guerre attraverso le biografie degli emigranti politici sloveni e croati.

La storia di ogni confine ha sempre due facce: quella raccontata al di là è sempre diversa da quella che si ascolta di qua. I confini in quanto luoghi mutano nel tem­po, si costruiscono e si cancellano, e quelli che tuttora delimitano gli Stati europei sono infatti il frutto di guerre, negoziazioni politiche e diplomatiche. Ma il loro valore simbolico è il portato degli orientamenti delle popolazioni residenti lungo i loro versanti. Condizioni favorevoli agli scambi o viceversa al conflitto sono dipese soprattutto dalle società di confine, dal loro interesse a trasformare quel limite in un passaggio piuttosto che in uno sbarramento.

Marta Verginella nel suo saggio ci porta a riflettere sui motivi e gli eventi che portarono la popolazione slovena ad aderire al movimento di liberazione jugoslavo durante la seconda guerra e il “largo appoggio dato al progetto di annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia di Tito, anche da parte di coloro che non riconoscevano come propria l’ideologia comunista e che in taluni casi ne divennero vittime”.

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