Grande successo del cortometraggio “Un mondo possibile” di Stefano Cavezzi

SAN BENEDETTO – “Un mondo possibile”, di Stefano Cavezzi si è piazzato al secondo posto nel concorso nazionale di cortometraggio Spi Stories di L’Aquila. Oltre 40 le opere che vi hanno partecipato provenienti da tutta Italia ed anche dall’ estero. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l’ Auditorium del Parco realizzato nel capoluogo abruzzese dall’ archistar Renzo Piano. Condotta da Patrizio Roversi, era inserita in un evento dedicato anche alla premiazione del Premio letterario LiberEtà all’interno del contesto della Festa nazionale di LiberEtà che si è tenuto a L’Aquila dal 29 giugno al 1 luglio.

Le opere sono state visionate da una giuria di esperti presieduta dal regista Piergiorgio Gay e composta dall’attrice Veronica Pivetti e dalla sceneggiatrice e scrittrice Chiara Tozzi  e che, dopo attente riflessioni e dopo aver valutato anche il giudizio espresso dalla votazione online, ha scelto la rosa dei tre film cortometraggi che hanno partecipato alla finale. “Bellissima” di Alessandro Capitani, “Non è volare” di Marcello Cotugno ed  “Un mondo possibile.

Il cortometraggio di Stefano Cavezzi, prodotto dalla Videoemme produzioni, è tutto sambenedettese, poichè narra la storia della rinascita di Franco Marchegiani, vecchia gloria dello sport rivierasco ed ottantaduenne affetto da un male che sembrava incurabile e che due anni fa, fu convinto proprio da Cavezzi ad aggregarsi alla squadra locale di atleti Master della Collection Atletica Sambenedettese. Questo clamoroso ritorno attivo di Franco allo sport, all’amore della sua gioventù, l’ atletica leggera, ha significato un vero e proprio momento di rinascita evidenziando come lo Sport a volte possa assumere un ruolo terapeutico e di nuova occasione di vita.

Marchegiani, vice campione italiano nella categoria del martello MM80, rappresenta nel docufilm un esempio straordinario per coloro che devono reagire al destino avverso, attraverso il suo commovente messaggio di speranza ma soprattutto di grande insegnamento ai giovani. Un mondo possibile, quello dello sport, dell’ atletica leggera, uno dei pochi mondi proponibili attraverso il quale tentare di preservare le attuali e future generazioni dalla pochezza dei valori della società odierna.

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