I giochi di carte tradizionali più diffusi nelle Marche

Il nostro Paese vanta una lunga tradizione di passatempi ludici e in particolare di giochi di carte divenuti un elemento della cultura popolare, momenti di svago che ancora oggi, a distanza di secoli, uniscono generazioni di appassionati in cerca di divertimento e condivisione. Addirittura in ogni regione possiamo trovare non solo giochi legati al singolo territorio ma anche tipologie di carte differenti, segno di un rapporto particolarmente stretto tra gli italiani e questa forma di intrattenimento: ecco dunque alcuni dei passatempi più in voga nelle Marche.

I giochi di carte nei secoli

La passione per i giochi di carte affonda le sue radici nei secoli, tanto che già nel X secolo in alcune zone dell’Asia, e in particolare Cina, India e Persia, si erano diffusi passatempi come il Ganjifa, considerato il primo gioco di questo tipo. I rapporti tra Oriente e Occidente favorirono nel corso del tempo non soltanto gli scambi commerciali ma anche quelli culturali, così anche i giochi finirono per essere importati nel Vecchio Continente. In Europa fu in particolare tra XV e XVI secolo che si ebbero le prime modifiche alle carte arrivate dall’Est, con l’introduzione di figure più vicine alla società locale (per esempio signori e vassalli) e di semi francesi e latini.

Ben presto le carte divennero un elemento di divertimento apprezzato un po’ in tutti i Paesi, tra cui l’Italia, che addirittura vide la nascita di mazzi di carte regionali e di giochi radicati in ristrette aree geografiche. Ancora oggi, a distanza di secoli questa tradizione resiste nei vari angoli del Paese, unendo giovani e meno giovani sia intorno ai tavoli fisici di case e bar che sulle piattaforme dedicate ai giochi di carte online nate con la diffusione di internet. Nelle Marche troviamo in particolare diverse opzioni ludiche: eccone alcune.

La petrangola

La petrangola è un gioco di carte di origine marchigiana ma ampiamente diffuso anche in Romagna, in cui si utilizzano le carte piacentine. Scopo del gioco è quello di ottenere il miglior punteggio possibile attraverso la sostituzione delle proprie carte (da una a tre) con quelle presenti nel monte.

A caratterizzare la petrangola è la presenza di numerosi giocatori, che nel corso di varie mani devono cercare di non essere eliminati: i due partecipanti che riescono a rimanere in gara fino alla fine disputeranno poi uno scontro diretto che determina il vincitore.

Bestia a 5 carte

La bestia a 5 carte è diffusa in diverse province marchigiane, soprattutto durante il periodo natalizio, e si presenta come un gioco con elementi comuni a diversi altri svaghi tradizionale, dalla briscola al tressette fino al poker e al bridge. Si gioca in 4 o 5 giocatori con un mazzo di 40 carte piacentine o napoletane e si segue un ordine gerarchico delle stesse dalla più alta (il 10 raffigurato con il re) alla più bassa (l’asso). Durante la mano ogni partecipante gioca una carta e il successivo deve rispondere con una carta dello stesso seme o con una carta di briscola: a vincere sarà colui che ha giocato la carta più alta nel seme di uscita o la carta di briscola più alta.

Cispa

Anche la cispa è nata nelle Marche – in provincia di Pesaro Urbino o, secondo altre teorie, a Porto San Giorgio – ma si è successivamente diffusa in diverse zone del Centro Italia. Suddiviso in due fasi, l’apertura e la cispa, appunto, il gioco presenta inizialmente diversi elementi in comune con la Scala 40, per poi cambiare nella seconda parte il valore delle carte, con il 5 di spade che diventa la più alta del mazzo.

Trucco

Diffuso un po’ in tutta Italia ma di origine sudamericana, il trucco è un gioco da fare con carte italiane o spagnole in 2, 4, 6 o 8 persone. Il gioco presenta diverse varianti nelle singole aree geografiche, ma in generale si svolge attribuendo a ogni giocatore tre carte finché una delle squadre non raggiunge i 31 punti. Basato su inviti e offerte tra i giocatori, il trucco apre alla possibilità di bluffare ed è dunque un gioco in cui è presente anche una forte componente psicologica.

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