Imparare dai propri figli: la robotica nell’Istituto comprensivo Solari di Loreto con il progetto RoboPisces

LORETO – Martedì 21 giugno, presso l’Istituto comprensivo Solari di Loreto è stato possibile assistere ad uno di quegli eventi capaci di rovesciare le quotidiane dinamiche educative. Nel giardino del plesso Verdi sono state allestite molteplici e diversificate postazioni: dalla stampante 3D a veri RoboPisces (Pesci Robot), fino a schede di sviluppo da programmare. La vera peculiarità dell’evento (se non bastasse la presenza di tutta questa tecnologia in una scuola primaria) sono state le modalità con cui il pubblico esterno alla scuola si è potuto approcciare a tali strumenti. Qui, infatti, in una giornata assistita dal bel clima estivo, i genitori di due sezioni delle classi quarte hanno potuto apprendere il funzionamento di tali apparecchi tecnologici sotto la supervisione e grazie all’insegnamento dei loro figli: coinvolta nel progetto anche la professoressa Livia Alesi.
L’Istituto già da anni fa parte del progetto di ricerca-azione Avanguardie Educative di INDIRE, un “movimento di innovazione che porta a sistema le esperienza più significative di trasformazione della scuola italiana”.

Anche grazie a questa esperienza pregressa, e alla lungimiranza del dirigente scolastico Luigia Romagnoli, il professor David Scaradozzi e la ricercatrice Laura Screpanti, con gli studenti Giacomo Fiara e Manuele Silvestrini della facoltà di Ingegneria dell’UNIVPM, hanno coinvolto l’Istituto nel progetto Erasmus+ RoboPisces, che vede la presenza di altre tre scuole primarie internazionali: Malta, Croazia e Grecia. Un progetto che negli anni ha coinvolto più di cento alunni dell’Istituto in esperienza di robotica educativa.
L’evento è stato una felice conclusione di uno di quei progetti che cambiano l’approccio di tutta la comunità scolastica alla didattica.

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