SAN BENEDETTO – Italia fuori dai Mondiali ed iniziano i processi. Fuori dalla competizione iridata dopo 60 anni e quattro titoli in bacheca. L’unica nazione delle pluiridecorate a livello globale che non sarà in campo in Russia. Contro una modesta Svezia gli azzurri non sono riusciti a ribaltare lo 0-1 dell’ andata.
Senza gioco, senza capo nè coda e con Giampiero Ventura che in una gara così determinante ha tirato fuori dal cilindro una formazione sperimentale. Un’eliminazione che supera la vergogna della Corea del Nord del 1966 in Inghilterra, quando il gol del dentista Pak Doo-Ik, con il suo gol, eliminò la formazione di Edmondo Fabbri. Peggio dei mondiali del Sud Africa e del Brasile. Calciatori che nei club di appartenenza fanno i fenomeni (vero Verratti, vero Insigne?) ma che in Nazionale non sono capaci di incidere, ma anche tanta, ma tanta medicrità tecnica.
Ora dimissioni di massa, per dignità e per rispetto ai tifosi. Via Tavecchio, Ventura e aria nuova in Figc. Determinante sarà il ruolo del presidente del Coni Malagò che aveva già preannunciato il suo intervento in caso di eliminazione. E’ giusto dare una sterzata a tutto il movimento calcistico con la ristrutturazione dei vivai e spazio ai giovani italiani messi in secondo piano rispetto a ragazzi provenienti da altre nazioni.
Ma la delusione sarà momentanea. Tornano il campionato di serie A, le Coppe Europee e sulla Nazionale calerà il sipario. E questa estate? Addio alle riunioni tra amici a base di birra e patatine, alle grigliate pre partita ed al rinnovamento di un senso comune di appartenenza intorno al tricolore. E quindi tutti al mare e sempre viva il calcio.