L’Accademia Malibran di Altidona omaggia i 100 Anni di Pier Paolo Pasolini

di Antonio De Signoribus

ALTIDONA – Nell’occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini anche l’Accademia Malibran di Altidona, sempre attenta a decifrare il presente, dedica un appuntamento  (sabato 22 ottobre alle ore 22.15) di assoluto valore al grande intellettuale. Lo fa con uno sguardo che le appartiene, indagando l’opera di Pier Paolo Pasolini, con particolare riguardo alle scelte musicali e più in generale alla ricerca sonora, che connota le sue opere.

Una guida all’ascolto, accompagnata da video-proiezioni e dall’esecuzione al pianoforte di celebri musiche utilizzate da Pasolini nei suoi film. Verranno eseguite, infatti, musiche di Vivaldi, Bach, Mozart, Verdi, Chopin, Morricone, Bixio, Modugno. Protagonisti dell’evento saranno tre eccellenti personalità dell’Università per stranieri di Perugia: il Maestro Stefano Ragni Pianista, divulgatore di musica, giornalista, docente all’Università per Stranieri di Perugia. Il Professore Fabio Melelli Scrittore, giornalista, critico cinematografico, docente all’Università per Stranieri di Perugia e il giovane Michelangelo Cardinaletti dottorando Università per Stranieri di Perugia.

“Quello tra Pasolini e la musica-dice Fabio Melelli- è stato un rapporto a lungo sottovalutato, sacrificato in ragione di letture ideologiche e banalmente contenutistiche dell’opera del grande intellettuale  friulano, e tuttavia ricco di risvolti anche contraddittori. Pasolini ha dichiarato che avrebbe voluto essere “uno scrittore di musica” e in questa affermazione c’è tutto il suo amore per questa forma di espressione umana, che nel caso di Bach e Mozart raggiunse il grado di una vera e propria ossessione.

Il suo cinema è pieno di musica, musica soprattutto classica, incaricata di arricchire di senso del sacro le immagini di un’umanità derelitta risospinta ai margini della storia dalla dittatura del consumo. Ma fecondo è stato anche il rapporto di Pasolini con Ennio Morricone e Domenico Modugno, il primo essendo il più aperto alle sperimentazioni e alla contaminazione dei nostri grandi autori classici di musica da film e il secondo epitome di una profonda innovazione nella canzone melodica e tradizionale del nostro paese.

In un rapido excursus, ricco di aneddoti e spigolature, riflessione serie e scherzose, verrà ripercorsa in sintesi l’opera di un grande poeta, la cui assoluta contemporaneità si potrà cogliere anche grazie all’attenzione verso il suo rapporto con le note”.

“Come Accademia Malibran- sottolinea poi Il direttore artistico Rossella Marcantoni– potevamo non ricordare uno degli intellettuali più anticonformisti del ‘900? Lo facciamo in grande stile, per questo ci siamo affidati a “mani esperte” come quelle del Maestro Stefano Ragni e di Fabio Melelli e del giovane Michelangelo Cardinaletti i quali hanno pensato per noi a uno spettacolo, tutto da scoprire! Il centenario della nascita di Pasolini ci dà l’occasione per riflettere sul valore sempre attuale delle opere che ci ha lasciato”.

E per concludere citerei questa frase di Pasolini:” Da lì quei suoni devono essere recuperati, dalle viscere della natura, anche della natura umana, se si vuol far risuonare quell’infinità che è in noi e in tutte le cose terrene”.

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