Le famose pietre dell’erudito al Museo Malacologico di Cupra Marittima

CUPRA MARITTIMA – La popolare trasmissione televisiva di “Geo” in onda su Rai3, domani venerdì 30 marzo, alle ore 16.15 ospiterà di nuovo Tiziano Cossignani, direttore del Museo Malacologico di Cupra Marittima. Questa volta il noto malacologo del Piceno non parlerà di conchiglie ma di pietre, le famose “pietre dell’erudito” scoperte in Cina in uno dei suoi viaggi di ricerca.

Le pietre dell’erudito, conosciute in tutto il mondo con il nome di “Scholar’s stones” sono pietre calcaree, fango fossile di 180 milioni di anni, che hanno la caratteristica di essere naturalmente colorate e disegnate dalla presenza di ossidi di manganese e di ferro. Sono pietre “portafortuna” che i mandarini utilizzano per la valutazione della capacità di concentrazione degli studenti.

Queste pietre sono permanentemente in mostra al Museo Malacologico di Cupra Marittima e nella sede staccata di
“spazio Tempo” di Ancona. In occasione delle festività pasquali il Museo di Cupra Marittima sarà aperto, come consuetudine, anche il giorno di Pasqua e il Lunedì di Pasqua, festa del patrono S. Basso, sarà aperto sia il pomeriggio che la mattina (10.30-13 e 15-19); nell’occasione sarà possibile vedere la “mitra episcopale” adornata di conchiglie che il Vescovo emerito della Santa Casa di Loreto mons. Giovanni Tonucci ha recentemente donato al Museo Malacologico.

I promotori del Museo stanno operando per l’allestimento della grande mostra di giugno che sarà dedicata a “acquasantiere e conchiglie dal ‘600 ad oggi” e alla pubblicazione del monumentale lavoro dedicato alle conchiglie
terrestri del Sud America con oltre 2500 foto a colori.

Queste bellissime pietre si sono formate, naturalmente,  milioni di anni fa, quando la terra era ancora molto giovane. Queste pietre caratterizzate da splendidi colori e figure si sono formate in una piccola e remota regione del Sud della Cina dove sono state trovate. La composizione di queste pietre le fa appartenere alla categoria “limestone”  (pietre calcaree) e le colorazioni e le immagini che si possono intravedere in queste pietre sono il frutto della azione e il risultato dei minerali che si sono mescolati con le rocce.

Queste pietre rappresentano una delle diverse categorie di pietre chiamate “Pietre Erudite o dell’erudito”. Da tempi antichissimi nella storia cinese sono pietre usate per l’insegnamento in cattedre scolastiche, negli alti livelli ufficiali, e i Mandarini la usavano come oggetto di studio e di osservazione e come valido aiuto per rilassare e mettere a fuoco la mente.

Molte di queste pietre sono anche usate per altri utili propositi e usi comuni, contenitore di inchiostro, penne vecchie, anche molto buono l’uso di contenitore per acqua e per pulire l’inchiostro delle loro penne.

Molti tipi di pietre, cristalli e minerali sono stati usati come pietre scolari. Qualunque pietra  che ha una forma non comune, colore e altre qualità potrebbe essere usata. Le pietre più grandi sono  anche  raccolte e utilizzate per decorare le case e i giardini  delle  classi  più elevate che in questo modo ritengono di poter mantenere  l’armonia e l’equilibrio con il mondo della natura.

Queste pietre molto grandi scolpite dalla natura, dal vento e dall’acqua, sono chiamate “Pietre dello spirito”, perché le stesse pietre  attraverso la loro forma  suggestionavano la casa degli immortali.  Grande importanza era data dall’assicurazione che queste pietre avrebbero fornito  attraverso il corretto uso, l’armonia del creato della terra e del senso di   pace  che le circondava.

Se si ha la fortuna di andare in Cina si potranno vedere degli splendidi esempi dell’uso di queste pietre, nei giardini, e nelle strutture che sono conservate in Souzhou, non lontano da Shanghai. Esistono anche due nuovi  e moderni giardini cinesi ricreati sulla base dei vecchi giardini cinesi, negli Stati Uniti. Uno in Staten Island, a New York,  uno a Portland nell’Oregon.

Queste pietre altamente apprezzate e avidamente collezionate, vengono scambiate tra amici e dove è possibile, esse sono materia di trattative e di discussione come se si trattasse di preziosi metalli. Regalare una di queste pietre era considerato  un gesto di grande generosità e di speciale affetto. E’ risaputo che i possessori o collezionisti di queste pietre le trattino con familiarità fino a dare loro dei nomi, scrivendone  i nomi e figure su di loro.

I nomi e i proprietari  di molte di queste pietre  sono  registrati durante le centinaia di anni  della loro storia  e potrebbero facilmente tracciare a ritroso la lunga storia della Cina. E’ la prima volta che queste pietre vengono esposte in Italia e in una regione che ha particolari legami con la Cina. A recuperarle è stato il dr. Tiziano Cossignani, direttore del Museo Malacologico di Cupra Marittima, che ogni anno organizza mostre collaterali alle collezioni di conchiglie, come elemento di richiamo e come evento culturale di particolare valore culturale. Le “Pietre dell’erudito”, conosciute in tutto il mondo come “Scholar’s stones”.

 

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