Le poesie di Valeria Di Felice in Olanda

MARTINSICURO – Nei Paesi Bassi è stata pubblicata di recente  la raccolta poetica “L’antiriva” di Valeria Di Felice, dalla casa editrice Atalanta Pers, tradotta in nederlandese dal poeta Willem van Toorn, in collaborazione con Patrizia Filia.

Valeria Di Felice, 37 anni, per la prima volta si presenta ai lettori olandesi, con una edizione speciale, dopo che le sue poesie sono state pubblicate, nel 2012  in Marocco, negli Emirati Arabi nel 2015, in Romania (2016), in Palestina e Giordania (2017), in Tunisia (2020).

La Atalanta Pers è nata nel 1979, grazie al designer, artista visivo ed editore René Bakker, il quale iniziò a realizzare libri, con una particolare attenzione alla veste grafica: sua moglie, Tineke Bakker, si occupa della rilegatura di quasi tutte le pubblicazioni.

Il traduttore e poeta Willem van Toorn, che ha scelto due sezioni dell’edizione italiana de “L’antiriva”, uscita nel 2014, scrive nella prefazione:

«”De tegenoever”, titolo dell’edizione olandese, si compone di due cicli che paiono rispondersi a vicenda: il lato maschile nell’”Uomo inverso” e quello femminile ne “Le rive dell’attesa”. Ma quelle esperienze sembrano a tratti intercambiabili. Il poeta inglese John Donne (1572-1631) inizia il suo saggio “Meditations XVII” con i celebri versi: “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è parte della terra, parte del tutto”. Giovanni Zamponi vede invece nell’essere umano che riceve la voce di Valeria Di Felice “un’isola sulle cui sponde si infrangono le onde del grande Altrove” – riferendosi così all’immagine del dicibile di Wittgenstein come isola nell’oceano dell’ineffabile.»

Valeria Di Felice ha  fondato nel 2010 la Di Felice Edizioni. Socia fondatrice della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele D’Annunzio, dal 2012 è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Editori Abruzzesi. Ha pubblicato le sillogi L’antiriva (2014), Attese (2016) e Il battente della felicità (2018, seconda edizione 2019). Le sue poesie sono state pubblicate in Marocco (2012), negli Emirati Arabi (2015), in Romania (2016), in Palestina e Giordania (2017), in Tunisia (2020), Paesi Bassi (2021).

Nel 2020 ha ricevuto la menzione speciale al XXXII Premio Camaiore – Francesco Belluomini, per la raccolta Il battente della felicità tradotta in arabo da Sana Darghmouni.

Nel 2016 ha curato l’antologia poetica La grande madre. Sessanta poeti contemporanei sulla Madre, nel 2017 la miscellanea di critica e poesia Alta sui gorghi e nel 2019 il volume Antonio Camaioni. Nell’ordine del caos.

Nel 2018 ha tradotto in italiano, in collaborazione con Antonella Perlino, il libro di racconti della scrittrice marocchina Fatiha Morchid, L’amore non è abbastanza.

Stefania Mezzina

 

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