Letizia Battaglia. Storie di strada, alla Mole Vanvitelliana di Ancona

ANCONA – Arriva ad Ancona la mostra “Letizia Battaglia. Storie di strada”, in programma alla Mole Vanvitelliana, dal 25/07/2020 al 15/01/2020.“Storie di strada”, una grande retrospettiva con oltre 300 fotografie che ricostruiscono per tappe e temi la straordinaria vita professionale di Letizia Battaglia. Promossa dal Comune di Ancona, Assessorato alla Cultura, l’esposizione, che ha già toccato con successo Milano, propone circa 300 fotografie, molte delle quali inedite.

La mostra aprirà al pubblico sabato 25 luglio e sarà visitabile con il seguente orario: 10 – 12; 16 – 20. Giovedì 23 luglio si svolgerà in anteprima un incontro con la stessa Letizia Battaglia alle ore 18 e 30. Per ragioni legate ai protocolli di sicurezza, l’evento dal vivo sarà riservato ma verrà comunque trasmesso in streaming sul sito www.lamoleancona.it a partire dalle ore 18 e 30. Biglietto 10 euro. Info: 339 3117845 mostraletiziabattaglia@gmail.com. La mostra continua a completare un percorso espositivo che il Comune di Ancona e Civita hanno voluto dedicare ai grandi maestri della fotografia del Novecento e contemporanea.

“Ancona ospita alla Mole una mostra che era in procinto di arrivare all’inizio del 2020 – spiega l’assessore alla Cultura e Turismo, Paolo Marasca –  l’Amministrazione ha deciso, con grande spirito di reazione e di consapevolezza, di programmarla comunque al momento della ripresa delle attività, perché è una mostra che parla di vita, di sfide, di relazioni, di tenacia e di un Paese complesso e difficile.

Ma anche perché riprendere da una grande mostra, da un grandissimo evento di portata nazionale e di altissima valenza sociale, è un segnale per tutto il territorio. Non ci sarebbe stata artista più adatta, perché Letizia Battaglia parla ai sentimenti e al cuore, e lo fa con senso critico e grande passione. Devo personalmente ringraziare tutto lo staff del Comune e della Mole che ha contribuito ad un evento così importante, in così poco tempo, e con le difficoltà di questi mesi. Davvero delle persone appassionate e meravigliose”.

L’esposizione

“Storie di strada” attraversa l’intera vita professionale della fotografa siciliana, e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo costruito su diversi capitoli e tematiche. I ritratti di donne, di uomini o di animali, o di bimbi, sono solo alcuni capitoli che compongono la rassegna; a questi si aggiungono quelli sulle città come Palermo, e quindi sulla politica, sulla vita, sulla morte e sull’amore, e due filmati che approfondiscono la sua vicenda umana e artistica.

Il percorso espositivo si focalizza sugli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica dell’artista, che l’ha portata a fare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea. Quello che ne risulta è un vero ritratto, quello di un’intellettuale controcorrente, ma anche una fotografa poetica e politica, una donna che si interessa di ciò che la circonda e di quello che, lontano da lei, la incuriosisce.

Come ha avuto modo di ricordare la stessa Battaglia, “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità”. “Io sono una persona – afferma ancora – non sono una fotografa. Sono una persona che fotografa”.

“Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre – afferma Francesca Alfano Miglietti curatrice della mostra – del percorso di Letizia Battaglia, sono ‘forme d’attenzione’: qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.

Chi è Letizia Battaglia

Nata a Palermo nel 1935, l’artista è nota non solo in Italia, ma anche all’estero: nel 2017 il New York Times l’ha infatti citata come una delle undici donne straordinarie dell’anno. Battaglia ha raccontato da insider tutta Palermo, per non parlare del contributo dato al teatro, all’editoria e alla promozione della fotografia come disciplina. È riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia.

Nel corso della sua vita Letizia Battaglia ha raccontato anche i volti dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano. L’artista ‘tratta’ il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca. Impara la tecnica direttamente ‘in strada’, e le sue immagini si distinguono da subito per il tentativo di catturare una potente emozione e quasi sempre un sentimento di ‘pietas’.

I soggetti di Letizia, scelti non affatto casualmente, hanno tracciato un percorso finalizzato a rafforzare le proprie ideologie e convinzioni in merito alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere, all’emancipazione della donna.

Molti sono i documentari che hanno indagato la sua figura di donna e di artista, il più recente dei quali è stato presentato all’edizione 2019 del Sundance Film Festival. Il film Shooting The mafia, per la regia di Kim Longinotto, racconta Letizia Battaglia giornalista e artista, che con la sua macchina fotografica e la propria movimentata vita è testimone in prima persona di un periodo storico fondamentale per la Sicilia e per l’Italia tutta, quello culminato con le barbare uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Accompagna la mostra un catalogo Marsilio Editori, con testi di Francesca Alfano Miglietti, Leoluca Orlando, Maria Chiara Di Trapani, Filippo La Mantia, Paolo Ventura.

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