di Tonino Armata
SAN BENEDETTO – Caro NO Vax ti chiamerò con un nome di fantasia: Giulio. Caro Giulio, ti scrivo perché sei l’italiano (su 6) che, a leggere i sondaggi, ha già deciso di non iniettarsi il vaccino per il Covid.
Capisco tu possa essere disorientato: ne escono di nuovi tutti i giorni: 90% di copertura, 95, 98… sembra si parli di percentuali del cacao nella cioccolata fondente.
Mancano solo il gusto fragola e quello col riso soffiato. E poi c’è anche la conservazione: in freezer, in frigo, a temperatura ambiente… Magari temi di doverlo scaldare personalmente, a bagnomaria, insieme alla parmigiana di melanzane.
Ecco, no: appena si capirà qual è, il vaccino giusto, appena il ministro avrà stabilito come, (se abiti nelle Marche) sarà stato nominato un commissario alla scelta dei commissari, ti chiameranno, ti recherai da un signore in camice bianco, o una signora, e te lo inietteranno. Gratis. E sarai ovino di un gregge felice, quello degli immuni a questa bestiaccia che, caro Giulio, ci sta devastando la vita e la zona del corpo immediatamente sottostante. Questo nel caso non avessi capito.
Poi, caro Giulio, c’è un’altra ipotesi. Ed è che tu abbia capito perfettamente ma non voglia compiere questo dovere/diritto perché credi — riassumo — che sia un complotto di Bill Gates per sterminare gli anziani col 5G inserendo metalli nelle vene degli italiani (che si ammalano, mica come gli stranieri) creato in un laboratorio cinese con la complicità delle Ong. L’hai letto su Tinder.
Ecco, questa seconda ipotesi fa di te un cretino. Però non tutti i cretini sono uguali. Potresti essere una vittima della disinformatija che da anni ti ha trasformato in poltiglia utile al complottismo, da quando è diventata l’ultima ancora di salvezza di una parte “dell’informazione”: vendere notizie di melma perché sono le uniche che hanno un mercato, dacché soddisfano lo stesso identico voyeurismo che ci fa rallentare, in autostrada, in presenza di incidenti. Quelli, per capirci, che ti raccontano “quello che nessuno ti dice”.
E grazie al piffero che nessuno te lo dice: è falso. Poi c’è l’armageddon. Ossia l’ipotesi che tu fossi un cretino anche prima. Un teorico del, chiedo venia, “cavoli miei” elevato a potenza. Uno di quelli col senso civico di un guard rail. Di quelli che “non pago le tasse, ché poi magari me le richiedono”. Il tizio convinto di non aver raccolto quando meritava nella vita perché, sunteggio, tutti gli altri sono incommensurabili sciocchini (e dico sciocchini perché mi consentono una sola parolaccia a pezzo). Che tu sia, Luca, l’uomo col cappello.
L’uomo col cappello è un personaggio di Stefano Benni. Era nel primo, mitologico, “Bar sport”. Rivestiva il ruolo del nemico naturale di un altro frequentatore assiduo: il tennico. Mentre il tennico spiegava con dovizia di particolari le sue teorie sul frobil (ossia football, ossia calcio, detto alla bolognese) l’uomo col cappello sparava enormità a casaccio nella crescente insofferenza del tennico, ma anche dei presenti. Finché arrivava a sostenere che il Brasile non avrebbe mai vinto il Mondiale finché continuava a tenere Pelè in porta. Lì veniva allontanato a pedate.
Mentre tu, caro Giulio, resti qui con noi. Ad libitum. E la colpa non è, come sarebbe facile pensare, dei social, che ti permettono di fare rete con altri imbecilli come te. No, la colpa è dei media veri. Che ogni giorno sui giornali, ogni sera in tv, iniettano nuova benzina nel (corto)circuito della tua cattiva coscienza. Talvolta con una certa grevità. Talvolta con soave nonchalance. C’è un libro, per dire, in giro, che parla di “dittatura del virus”. Non “sanitaria”, eh? Del virus. Ma intanto la parola troneggia in copertina. Perché vuole che tu abbocchi. E abboccherai.
Comunque stavolta non la passi liscia. Stavolta noi vaccinisti ci vendicheremo, caro Giulio. E nel modo peggiore: con le nostre tasse, pagheremo chi ti curerà quando ti sarai ammalato di Covid. E ti costringeremo a dirci grazie. E non aspettarti che ti si risponda “di niente”.
NOTA AI NEGAZIONISTI, NO VAX O A CHI DICE CHE NON SI VACCINERÀ
Il mondo è fatto da tante persone, normali e non. Non condivido il pensiero di un negazionista o un no vax, ma lo rispetto. Però vorrei che egli nella sua scelta rispettasse gli altri, cioè chi è a favore del vaccino. Se si ammala non deve andare in ospedale. Pensi di non avere il virus? Ok. Sei libero di ammalarti e anche di morire, ma non di togliere un posto letto a chi non è andato in giro senza mascherine a gridare contro la polizia. Uguale col vaccino. Non vuoi vaccinarti? Ok. Ma se c’è un posto libero in reparto, è giusto darlo a chi crede nel vaccino.