
di Tonino Armata
SAN BENEDETTO – Gent.mo Direttore,
oggi si ricorda la Giornata mondiale dei rifugiati (20 giugno) istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 55/76 per celebrare il 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati.
I dati pubblicati nel rapporto annuale dell’UNHCR “Global Trends” denotano una situazione catastrofica: “gli esodi forzati oggi riguardano più dell’1 per cento della popolazione mondiale – 1 persona su 97 – mentre continua a diminuire inesorabilmente il numero di coloro che riescono a fare ritorno a casa. Alla fine del 2019, risultava essere in fuga la cifra senza precedenti di 79,5 milioni di persone.”
Insicurezza alimentare, malnutrizione grave, cambiamenti climatici, catastrofi naturali, guerre sono le ragioni per cui si fugge dal proprio paese. Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan e Myanmar sono oggi i paesi da cui sono originati i principali flussi migratori dei rifugiati.
Il compito della scuola è quello di stimolare la riflessione circa i fenomeni geopolitici, integrandoli con le competenze di cittadinanza, onde prevenire bisogni formativi particolari soprattutto da parte di studenti provenienti da aree a rischio e promuovere le attività didattiche atte a incoraggiare l’integrazione – inclusione di tutti.
Il CNDDU (Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani) invita a realizzare progetti afferenti all’educazione ai diritti, alla solidarietà, alla cittadinanza critica, alla partecipazione, alla promozione di una cultura di pace, contribuendo alla costruzione di una società globale più equa, giusta e solidale.
“Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di “immigrati illegali” e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di “emigranti economici” finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli.” (Zygmunt Bauman, La società sotto assedio)