Liberi di non comprare, la nuova fatica letteraria di Raffaella Milandri

SAN BENEDETTO – Arriverà nelle librerie italiane a metà luglio il nuovo libro di Raffaella Milandri,Liberi di non comprare” e sarà uno degli appuntamenti nel calendario de “Incontri con l’Autore 2018” curato da Mimmo Minuto.

La scrittrice e attivista per i diritti umani presenterà, in dialogo con Gianni Dentini, la sua ultima fatica in anteprima nazionale al vernissage della manifestazione internazionale “Viaggio dell’Arte in Europa”, ad Assisi,  sabato 9 giugno alle ore 17 presso la ex Pinacoteca Comunale. Saranno presenti, oltre al sindaco di Assisi Stefania Proietti, al direttore della Biennale di Firenze Jacopo Celona, al Console Generale del Perù Orlando Velorio, una ampia compagine di artisti nazionali ed europei.

La nuova opera, il quinto,  della Milandri, “Liberi di non comprare”, si incentra su tematiche dell’anticonsumismo e dell’ambientalismo, sempre con un richiamo ai Popoli Indigeni, leit motiv della attività della scrittrice. Il libro contiene contributi di Renzo Paris, uno dei maggiori autori viventi della letteratura italiana del ‘900, di Francesco Barbagallo, professore emerito di Storia alla Federico II di Napoli, la testimonianza di Bruno Bozzetto, quella di Sabrina di Pescara del Tronto, sopravvissuta al recente terremoto del Centro Italia, e numerosi interventi di esponenti dei popoli indigeni come Inuit, Boscimani, Aborigeni.

Avverto -dice Raffaella Milandri- una urgenza di divulgazione per il mio nuovo libro, dobbiamo cessare di essere consumatori e ridiventare persone. Per non essere più denaro, o ciò che abbiamo, ma per essere di nuovo uomini. Ho appena firmato il contratto con Ponte Sisto per un nuovo libro. Scrivere è impegnativo, considerato che ho un lavoro principale, e sono molto presa con le attività della Omnibus Omnes, di cui sono Presidente. Ma credo di essere nata per questo: per scrivere. E divulgare tematiche sui diritti dell’Uomo”.

“Un libro scomodo ma delicato -commenta Americo Marconi– che entra in punta di piedi nella coscienza e pone interrogativi”.

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