Macerata, alla Mozzi Borgetti la mostra sulla biblioteca gesuitica e i primi studi di Matteo Ricci

MACERATA – Verrà inaugurata venerdì 8 luglio, alle ore 18,30, nelle sale antiche della biblioteca Mozz i-Borgetti, la mostra “Libraria. La biblioteca gesuitica e i primi studi di Matteo Ricci. Incunaboli, cinquecentine e rarità nel primo nucleo della biblioteca comunale Mozzi-Borgetti”. 

“Continua il progetto di valorizzazione del patrimonio librario della Biblioteca Mozzi Borgetti– interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – grazie allo studio attento e di alto valore professionale da parte del personale, che grazie all’avvio del percorso di digitalizzazione ha potuto riprendere in mano opere uniche, rendendo così fruibili capolavori che saranno d’ora in poi a disposizione di tutti i cittadini e i visitatori.

Partire dal primo nucleo della Biblioteca ci è sembrato interessante soprattutto per puntare i riflettori sulla figura di gesuita più importante della nostra città e non solo, Padre Matteo Ricci, al quale dedicheremo attenzioni e approfondimenti anche grazie alla preziosa collaborazione con La Fondazione Padre Matteo Ricci”.

La mostra, voluta dall’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e curata da Laura Mocchegiani, evidenzia il fortunato progetto educativo del collegio gesuitico che, a partire dal 1565, ha avuto sede nell’attuale palazzo della biblioteca. I Gesuiti disponevano di una ricca biblioteca denominata Libraria che, dopo la soppressione dell’ordine nel 1773, darà vita al primo nucleo della biblioteca Mozzi-Borgetti. Il percorso espositivo è stato organizzato in quattro sezioni: le prime tre ripercorrono l’ordine della biblioteca gesuitica Cultura Umanistica, Scienza, Giuristi e la quarta, che si richiama alla storia dell’ordine, è stata dedicata interamente a padre Matteo Ricci. 

L’obiettivo è mettere in risalto il fortunato progetto educativo dei Gesuiti: un metodo pedagogico allo stesso tempo rigoroso ma permeabile alle influenze della società, orientato anche verso le scienze e destinato a divenire il fulcro metodologico e culturale di una sorta di koiné del mondo cattolico. In seconda istanza si è scelto di selezionare i testi anche da un punto di vista più squisitamente storico-artistico esponendo incunaboli, cinquecentine e altri testi antichi che si lasciano apprezzare anche per la raffinatezza delle immagini, l’eleganza dei caratteri e il pregio editoriale e tipografico.

La mostra sarà aperta fino al 31 ottobre e visitabile nelle fasce orarie 10 – 12 | 15.30 – 17.30 su prenotazione chiamando il numero 0733.256360.

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