Mancuso bum bum e la Samb batte il Teramo. Agganciato il treno delle terze, a due punti da Bassano e Venezia

SAN BENEDETTO – Mancuso bum bum e la Samb batte il Teramo. Un successo importante che permette a Sabatino e compagni di inserirsi nel gruppo delle terze a due lunghezze dalle capolista Bassano e Venezia. Era importante vincere contro il Teramo, soprattutto dopo la pessima prestazione di Reggio Emilia che aveva fatto storcere la bocca a tutti. E la condotta di gara dei rossoblù è stata decisamente migliore rispetto a lunedì scorso. Contro un Teramo arroccato nella propria metacampo, con ben nove giocatori dietro la linea del pallone, la Samb non si è persa d’animo, pur non trovando spesso gli spazi giusti si è sempre resa pericolosa dalle parti di Rossi.

Palladini rivoluziona l’assetto difensivo. Tra i pali ecco l’esordio di Aridità, Di Filippo torna ad occupare l’out destro, Mori al rientro dopo l’infortunio fa coppia con Radi al centro. Quest’ultimo indossa di nuovo la maglia da titolare dopo l’espulsione con il Parma, mentre è N’Tow a presidiare la corsia mancina. Il centrocampo è lo stesso di Reggio Emilia, mentre in avanti Sorrentino prende il posto di Di Massimo con Totolano e Mancuso sugli esterni. Il tecnico del Teramo Nofri presenta una formazione estremamente abbottonata. Benm cinque difensori in linea, con Sansovini e il rientrante Croce in attacco.

E’ la Samb a tenere sempre in mano il pallino del gioco. Tortolano e Lulli ci provano con delle conclusioni dalla lunga distanza che però non impensieriscono più di tanto Rossi, con gli ospiti che raramente si affacciano nella trequarti rossoblù. La migliore occasione per passare in vantaggio capita sulla testa di Sabatino a due minuti dal termine del primo tempo ma da buona posizione, su angolo di Tortolano, spedisce il pallone sul fondo.

Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia. Samb a fare la partita, Teramo rintanato a difesa della sua porta. Ed il bunker del “diavolo” crolla all’ 11’ st. Pregevole verticalizzazione di Damonte per Mancuso che al volo aggancia il pallone con il sinistro mandandolo nell’ angolo lontano della porta difesa da Rossi. Nofri, inserisce Petrella per Steffè passando al 4-3-3. Il Teramo comincia a lanciare lungo i palloni verso Sansovini e Croce ma gli ottimi Mori e Radi controllano bene la situazione. Al 17’ st un numero di Sorrentino avrebbe meritato migliore sorte. Tre minuti dopo Aridità respinge una conclusione sottomisura di Sansovini.

Il Teramo spinge ma non sfonda. Magnanelli di testa prima, Ilari poi ed infine Petermann su punizione fanno correre dei brividi ai tifosi rossoblù. Al 32’ è il neo entrato Fioretti a non trovare l’impatto giusto col pallone su assist di Mancuso. Poi è Di Massimo al 41’ st ad impegnare Rossi. Ed infine al 46’ st Mancuso firma la sua doppietta (la quarta in carriera). E’ Fioretti a difendere bene la sfera e a servire l’ assist al numero sette rossoblù che con un sinistro chirurgico non dà scampo all’ estremo difensore abruzzese.

E così Palladini e la Samb sfatano il tabù Teramo. Negli ultimi due precedenti disputatisi in Riviera, gli abruzzesi avevano collezi0onato altrettante vittorie. E sulla panchina dei rossoblù c’era sempre Ottavio Palladini. Nel prossimo turno Sabatino e compagni saranno di scena a Lumezzane che ieri ha violato il Del Conero di Ancona.

Questa la classifica. Bassano e Venezia 26, Parma 25, SAMB, Pordenone e Reggiana 24, Padova e Gubbio 22, Feralpi Salò 21, Albinoleffe 20, Santarcangelo 16, Lumezzane e Fano 13, Ancona 12, Modena, Maceratese e Sud Tirol 11, Teramo 10, Mantova 9, Forlì 5.

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Foto di Alberto Cicchini   

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