Mani che parlano, mostra didattica al Palazzo Buonaccorsi di Macerata

MACERATA -Giovedì 6 giugno, alle ore 11, ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata si inaugura l’esposizione delle sculture della seconda edizione del progetto Mani che parlano che resteranno in mostra fino al 27 giugno.

La mostra nasce dall’incontro creativo tra giovani di diverse esperienze: gli studenti, le studentesse e i docenti del Liceo Artistico Giulio Cantalamessa di Macerata, i ragazzi  richiedenti asilo del Centro d’Ascolto e di Prima Accoglienza, i ragazzi accolti nel  progetto Famiglie a Colori del Comune di Macerata e nella comunità dell’associazione Piombini-Sensini, i ragazzi dell’Anffas di Macerata.

Per sei mesi durante l’anno scolastico si sono incontrati tutte le settimane nello spazio didattico dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi e, sotto la guida esperta dei docenti del Liceo Artistico, hanno progettato e creato sculture in gesso espressione di un dialogo fatto insieme e di un lavoro creativo a più mani.

“Siamo molto orgogliosi di questo progetto che fa dei musei civici quello spazio per tutti, dove ognuno può conoscere meglio se stesso e gli altri, e dove cresce la rete della comunità. Bello vedere ragazzi con storie tanto diverse creare insieme. Abbiamo sperimentato che l’arte ci rende comunità, supera diffidenze e paure, crea un mondo dove il dialogo è stile di vita” – afferma l’assessore alla cultura e vicesindaco Stefania Monteverde.

Mani che parlano è un progetto d’eccellenza dei Musei Civici di Macerata in rete con le realtà del territorio. I musei civici, orientati all’accessibilità e privi di barriere architettoniche, sono impegnati da anni nel sostenere il dialogo interculturale e l’integrazione attraverso l’arte.

Ponendo attenzione al soggetto, alle attività e ai servizi a favore della comunità, i Musei maceratesi utilizzano un approccio narrativo-educativo per valorizzare le collezioni, promuovere il territorio e assolvere alla funzione sociale. Insieme al vicino Centro d’Ascolto e Prima Accoglienza e insieme alle scuole, alle associazioni del territorio e ai servizi sociali del Comune i Musei civici creano una rete culturale che fa crescere il benessere della comunità.

“Nonostante la loro distanza etnica, sociale e culturale, il confronto continuo tra i ragazzi aiuta  a superare gli ostacoli e le opinioni precostituite” – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini- nelle loro opere riaffiorano ricordi, emozioni, storie vissute e soprattutto traspaiono i sogni e le speranze per una nuova vita”.

A conclusione della mostra, giovedì 27 giugno alle ore 18.00 nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi,  giovani migranti presenteranno Verso Shakespeare, saggio finale del laboratorio teatrale incentrato sulla Pedagogia  dell’Espressione condotto da  Fabiana Vivani. A seguire la proiezione del video narrante le varie fasi del progetto Mani che parlano2018/2019 realizzato a cura dell’indirizzo Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico con la supervisione del professor Marco Bozzi.

Al termine della serata le sculture realizzate in entrambe le edizioni del laboratorio saranno oggetto di una raccolta fondi da destinare al finanziamento di nuovi progetti interculturali. All’evento aperto a tutta la cittadinanza parteciperanno i diversi enti coinvolti.

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