
GIULIANOVA – Nuovo appuntamento con il teatro al Circolo virtuoso Il nome della Rosa di Giulianova Alta. Venerdì 29 aprile alle ore 21.30 andrà in scena il monologo teatrale “Na Coccia Matte”, liberamente tratto da: “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino e a cura d dell’ attore Vincenzo Di Bonaventura.
Il protagonista, Liborio Bonfiglio, è “nu cocciamatte”, vale a dire il classico “strambo del paese”, un piccolo centro imprecisato dell’Italia centro-meridionale; nato nel 1926 e approssimandosi, ormai anziano, all’ora della dipartita, decide di raccontare ai posteri la sua vita ed il racconto diventa un fiume in piena di incredibile vitalità, che attraversa tutto il Novecento intrecciandosi con la Storia con la S maiuscola: di padre ignoto, orfano di madre in tenera età, dopo un’infanzia piena di stenti, Liborio rievoca il servizio militare in Friuli, la guerra, la ricerca di un lavoro da emigrante al nord, la fabbrica, l’impegno politico in difesa degli sfruttati e degli emarginati, fino alle dolorose esperienze del carcere e del manicomio e la malinconia della vecchiaia, da cui però trova ancora la forza e le energie per far deflagrare il suo tumultuoso, commovente, tragicomico racconto.
Il romanzo, che si è distinto tra l’altro per l’audacia e il virtuosismo dell’autore, Remo Rapino, nell’utilizzare una lingua scritta “inventata” e commista con il dialetto abruzzese, si fa corpo e voce nell’interpretazione solista dell’attore Vincenzo Di Bonaventura, quanto mai a suo agio nel riproporre sonorità dialettali miste delle zone tra Teramo, Chieti e Pescara, per offrire al pubblico un’esperienza teatrale unica, esilarante e coinvolgente, che prende le mosse da un gioiello della letteratura contemporanea per rievocare storie, vissuti, esperienze dal sapore antico e universale.