Nero di seppia per La pintica dei libri , rassegna letteraria a Giulianova

di Stefania Mezzina

GIULIANOVA – Prosegue la prima edizione de La pintìca dei libriuna rassegna letteraria organizzata dalla Compagnia dei merli bianchi e dalla Di Felice Edizioni che si svolge a Giulianova, in via Marconi 21 (sede della Compagnia dei merli bianchi).

Il prossimo appuntamento è per sabato 15 febbraio alle 17.30, con la presentazione del libro “Nero di seppia. Pensieri e aforismi per il XXI secolo di Lavinia Spalanca con disegni di Pino Manzella (Arsenio Edizioni). Modererà l’incontro l’editrice Valeria Di Felice. Le letture saranno a cura dell’attrice Margherita Di Marco.

 Si tratta di centottanta, tra pensieri e aforismi, che scandiscono il racconto di un secolo. Centottanta riflessioni in punta di penna, una penna intinta nel nero della seppia e imbevuta del suo gusto acre e pungente, che stimolino nel lettore una coscienza critica, un’indignazione morale e un risveglio civile dinanzi alle menzogne, e alle brutture, della nostra epoca – all’insegna delle “fake news” e dell’odio per il “culturame” – contro i falsi miti di ‘progresso’: la tecnologia salverà il mondo, la democrazia di internet, i nativi digitali.

Si tratta di «massime particolarmente riuscite», come scrive Fabio Stassi, dove «ci sono i paradossi ma anche alcuni piccoli scatti folgoranti», che illuminano squarci di vita vissuta, comportamenti ordinari sottratti alla casualità e rivestiti di un significato simbolico, anche grazie all’ausilio delle raffinate e acuminate illustrazioni di Pino Manzella.

Lavinia Spalanca (Palermo, 1978) è professore a contratto di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Palermo e docente di materie letterarie nelle scuole statali. In questi anni si è occupata del rapporto fra l’intellettuale e il potere, curando la riedizione del romanzo antimilitarista di Tarchetti Una nobile follia (2009), indagando le diverse declinazioni del racconto bellico nella modernità letteraria (Il martire e il disertore, 2010) e la rappresentazione del potere nella Firenze ducale (Il governo della menzogna, 2017).

I suoi studi prendono altresì in esame, da diverse angolazioni, la letteratura italiana dall’Otto al Novecento (I fiori del deserto, 2008; La sirena dipinta, 2011; Leonardo Sciascia, 2012; L’isola a tre gambe, 2016, Pier Paolo Pasolini, 2019). È membro della Fondazione “Leonardo Sciascia” e del Collegio di Direzione e Lettura della rivista internazionale «Todomodo».

 Pino Manzella nasce a Cinisi, Palermo. Studia Lingue e Letterature Straniere e si laurea all’Università di Palermo. Fin dai primi anni Settanta disegna manifesti e vignette per le attività politiche e culturali animate da Peppino Impastato del Circolo Musica e  Cultura prima e a Radio Out poi.

Dagli anni Settanta espone in mostre personali e collettive e di rassegne di carattere nazionale ed internazionale. Svolge attività grafica e sue opere sono state pubblicate in alcune copertine della collana Storia dell’editore Franco Angeli, nonché in pubblicazioni della Rubbettino, Scirocco Edizioni, Di Girolamo Editore, Casa memoria Impastato Edizioni e per alcune produzioni discografiche.

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