Sotto accusa l’elettrodomestico più utilizzato ai nostri giorni: il forno a microonde.
Il suo successo, legato ai ridotti tempi di cottura, al risparmio e alla praticità (evita di usare pentole e padelle), sembra subire ora una battuta d’arresto. Infatti, numerosi studi hanno testimoniato che il forno a microonde riduce sostanzialmente gli elementi nutrivi degli alimenti e non è sufficiente ad eliminare quei batteri del cibo che di solit0 vengono smaltiti durante la cottura.
Parliamo quindi ancora di salute e alimentazione.
Con la cottura nel microonde gli alimenti perdono vitamine, antiossidanti, principi attivi, viene alterato il loro sapore e soprattutto aumentano i batteri.
Ma non è tutto! La cottura a microonde dà vita a nuovi composti non presenti negli alimenti che potrebbero essere paragonati a quelli creati dalla radioterapia, anche se in quantità molto minori, ma comunque sempre nocivi.
Molti cibi preparati per la cottura a microonde, inoltre, contengono degli additivi volti a dare sapore e colore agli alimenti per farli assomigliare di più a quelli cucinati nella maniera classica. In più gli involucri in cui sono racchiusi i cibi che poi andranno scaldati o cucinati nel microonde, rilasciano nel cibo stesso delle sostanze chimiche tossiche.
L’invito è quindi quello di tornare alla classiche pentole e padelle, riservandoci un po’ più di tempo per preparare i pasti e rispolverando le antiche tradizioni.