Pagelle Samb: Mancuso (nella foto di Alberto Cicchini) uomo ovunque, Fioretti inesistente, erroraccio di Pegorin

SAN BENEDETTO – Queste le pagelle dei rossoblù.

Pegorin 5: Dei buoni interventi ma l’infortunio sul quarto gol del Bassano non è giustificabile.

Tavanti 6: Al suo esordio sin dal primo minuto in campionato. Presidia la fascia di competenza con sufficiente autorità.

Di Filippo 5: Spostato al centro della difesa non ne azzecca una. Commette due falli da rigore e viene espulso. Sul secondo, però l’arbitro non vede l’intervento i gioco pericoloso del suo avversario.

Ferrario 5,5: In bambola anche lui. Ma almeno ci mette mestiere e limita i danni.

Di Pasquale 5: Falzerano gli scappa da tutte le parti. Preso sempre in velocità. Giornata da dimenticare.

Damonte 6: Ha caratteristiche tecniche e fisiche diverse da Lulli. Cerca di dare geometria alla manovra una volta che viene spostato al centro, al posto dell’ infortunato Berardocco.

Berardocco sv: Solo per diciannove minuti in campo.

Sabatino 5,5: Anche l’inesauribile gerovital ha accusato il passo a Bassano. Impreciso negli appoggi, spesso corre a vuoto.

Lulli 6: In condizioni fisiche non ottimali difetta in dinamismo ma è sempre presente nelle azioni pericolose della Samb. Un suo gran destro colpisce il palo.

Mancuso 7: E’ l’uomo ovunque della Samb. Esterno destro, sinistro ed anche centravanti. Realizza una doppietta che lo fa salire a quota sei nella classifica marcatori.

Fioretti 4,5: C’era in campo? E’ questa la domanda che si sono posti i 127 tifosi presenti a Bassano e tutti quelli che hanno seguito la Samb su Sportube. Doveva essere la gara del rilancio ma la spreca malamente, beccandosi gli strali di Franco Fedeli in sala stampa.

Tortolano 6,5: Gli manca solo il gol negatogli dal portiere veneto. Si procura il rigore del 4-2 ed è una costante spina nel fianco della retroguardia del Bassano.

N’ Tow 6: Si rivede dopo tanto tempo e le sue accelerazioni danno la scossa alla Samb.

Di Massimo 6: Realizza con freddezza e precisione il rigore del 4-3.

Palladini 5: Rivoluziona la formazione, sbagliando nelle scelte. Una sconfitta che ci può stare e che deve servire per fare tornare tutti con i piedi per terra. In tal senso solo il buon Ottavio ha sempre predicato umiltà.

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