Paolo Crepet venerdì17 ottobre al Palariviera per discutere sul Reato di pensare

SAN BENEDETTO – Discute il concetto del “reato di pensare”, evidenziando come il pensiero libero sia stato storicamente temuto e ostacolato da despoti, dittatori e persino cittadini comuni, la conferenza di Paolo Crepet, dal titolo Il Reato di pensare, in programma venerdì 17 ottobre alle ore 21 al Palariviera, con l’organizzazione di Mia Eventi Live.
L’autore riflette su come, nonostante i progressi della civilizzazione, si sta assistendo a un regresso nella libertà di espressione. La libertà di espressione è vista come un pericolo, e il controllo del linguaggio con nuove forme di censura e auto-censura è uno strumento per limitare il pensiero. La censura autoindotta limita l’espressione di pensiero e la creatività, poiché le persone temono di esprimere idee originali, creando un ambiente di paura e sospetto, inibendo il libero arbitrio e la contaminazione culturale.
La paura di pensare e di esprimere idee secondo Crepet diventa “reato”, minacciando la liberà di espressione e il libero arbitrio, elementi fondamentale per il progresso umano.
Critica l’idea di disciplinare il pensiero per conformarsi a nuove regole di mercato e politica, temendo che ciò possa portare a una società di individui controllabili e privi di creatività.
In sintesi, mette in guardia contro le conseguenze del controllo del pensiero libero, sottolineando la necessità di preservare la libertà di espressione per garantire un futuro ricco di innovazione e diversità
culturale. Biglietti in vendita on line su TicketOne. Costo biglietto 40, 45 e 50 euro secondo il settore.
Stefania Mezzina

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