Pesaro, percorsi di approfondimento alla mostra di Giambattista Piranesi

PESARO – In arrivo due speciali percorsi di approfondimento alla mostra “GIAMBATTISTA PIRANESI Il sogno della classicità”, a Palazzo Mosca – Musei Civici di Pesaro, che continua ad essere molto apprezzata dal pubblico e prosegue con proroga fino al 6 maggio.

Due sabati saranno dedicati alla riscoperta dell’antico dal Rinascimento al Neoclassicismo e al tema del Viaggio documentato dalle incisioni piranesiane. Sono i “Sogni di Piranesi”, a cura di Sistema Museo; un invito a seguire da vicino il sogno neoclassico dell’artista affascinato dalla grandezza del passato antico, tra magnificenza e sentimento del sublime. Al termine dei percorsi i visitatori potranno degustare un calice di vino e rilassarsi presso la Cantina di Casa Rossini (€ 9 compreso ingresso alla mostra e degustazione).

Sabato 14 aprile alle 18 il primo percorso dal titolo “Alle origini dell’archeologia”. Un viaggio a ritroso nel tempo, tra antichità romane, greche e egiziane, attraverso storie, racconti, narrazioni. Con l’Umanesimo del Quattro e Cinquecento nasce l’interesse per il passato classico e il collezionismo ma è nel Settecento con la riscoperta di Pompei ed Ercolano, ritrovate quasi intatte, che nasce il Neoclassicismo. Grazie a due grandi autorità dell’epoca in cui ha inizio l’archeologia: Johann Joachim Winckelmann e Giambattista Piranesi, l’arte classica diventa un modello da imitare auspicando il ritorno allo spirito dell’antichità.

Sabato 5 maggio, stesso orario, si entra nel tema del “Il viaggio” che da sempre è considerato un modo per scoprire nuovi mondi, reali e irreali. Le vedute di Piranesi appaiono ai nostri occhi come cartoline, ma se li osserviamo con attenzione, si possono scovare racconti fantasiosi come gli scrittori dell’epoca sapevano fare. Il viaggio ci porta lontano, fino ai confini della realtà.

“Giambattista Piranesi, Il sogno della classicità” è promossa dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e organizzata da Sistema Museo, con il contributo di The Art Company e in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini di Venezia e Factum Arte di Madrid.

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