Pino Aprile presenta Il Male del Nord al Miramare Chalet di Porto Sant’Elpidio

PORTO SANT’ ELPIDIO – Il giornalista e scrittore Pino Aprile, autore del noto saggio e best seller”Terroni” e fondatore del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, arriva nelle Marche per presentare il suo ultimo libro “Il male del Nord” e patrocinare la nascita del primo circolo marchigiano del Movimento.

L’incontro-conferenza, aperto ai lettori e a chiunque voglia confrontarsi con i temi oggetto dall’opera dell’autore, è previsto per sabato 12 settembre alle ore 18 presso il “Miramare Chalet” in Via Faleria, 68 a Porto Sant’Elpidio (FM). Seguirà una cena-degustazione di pizza napoletana alla presenza dell’autore.

Ingresso libero e gratuito, nel rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid. Sarà obbligatorio indossare la mascherina per accedere al proprio posto e partecipare all’evento.

Pino Aprile, nato a Gioia del Colle, cresciuto a Taranto, poi trasferitosi ai Castelli Romani, dove vive è un giornalista e scrittore. Ha lavorato in Rai al settimanale di approfondimento del Tg1, TV7, e con Sergio Zavoli, nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud”; a
vent’anni era già cronista alla “Gazzetta del Mezzogiorno”.

E’ stato vicedirettore di “Oggi” e direttore di “Gente”; velista, ha diretto il mensile “Fare Vela”. La professione lo ha portato ovunque
nel mondo e gli ha fatto incontrare i grandi del Novecento. Fu il primo a intervistare in carcere Alì Agca, l’attentatore di papa Giovanni Paolo II; l’unico a realizzare un reportage nell’allora
impenetrabile Albania di Enver Hoxha e a venirne fuori; l’unico a intervistare Nicu Ceausescu dopo la rivoluzione rumena.

Raggiunse i khmer rossi nella giungla cambogiana, quando non si sapeva più se fossero stati o no sterminati e in Germania il 9 novembre 1989 (lì, per puro caso!) vide cadere il muro di Berlino.

Aprile è anche scrittore di libri tradotti in diversi Paesi: il primo, “Elogio dell’imbecille” (1997), sui meccanismi di moltiplicazione della stupidità, è stato a lungo best seller in Spagna (un caso
editoriale), mentre in Giappone la prima edizione fu pensata per i manager delle multinazionali;

poi, “Elogio dell’errore”, “Il trionfo dell’apparenza” e tre libri di mare e vela: “Il mare minore”, “A mari estremi”, “Mare uomini e passioni”. “Terroni”, rilettura non fiabesca dell’Unità d’Italia e della
Questione meridionale, nel 2010, ha fatto registrare tirature che non si vedevano da mezzo secolo, con centinaia di ristampe, decine di premi (“Uomo dell’anno”, nel 2011, a New York, dopo la
traduzione in inglese) e dopo quasi dieci anni resta fra i 100 titoli più venduti, pur avendo superato da tempo il mezzo milione di copie (cifra spropositata per saggi storico-politici);

“Giù al Sud” ne ha quasi replicato il successo e l’aggiunta di “Mai più terroni”, “Il Sud puzza”, “Terroni ‘ndernescional”, “Carnefici”, “Attenti al Sud” (con Maurizio de Giovanni, Mimmo Gangemi e
Raffaele Nigro) hanno trasformato l’opera di Aprile in un fenomeno più politico che editoriale.

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