Porto San Giorgio, al PalaSimply arriva la musica della Bandabardò

PORTO SAN GIORGIO – Giovedì 29 dicembre il calendario degli eventi delle festività dell’Assessorato alle Attività produttive vivrà uno dei suoi momento clou con il concerto al PalaSimply market (arena Lugano Bazzani, lungomare Gramsci) della Bandabardò (ore 22). Biglietti in prevendita sul circuito Ciaotickets al costo di 12 euro più diritti, 15 euro al botteghino. Altro concerto molto atteso è quello dei Nobraino giovedì 5 gennaio sempre all’interno della tensostruttura sul lungomare sangiorgese. La band romagnola presenterà il nuovo album “3460608524” per la prima volta nelle Marche.

Con i suoi oltre 1.000 concerti e 22 anni di attività la Bandabardò può dirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. E questo affetto si traduce in grandi numeri ormai non più solo ai concerti, ma negli stessi dati di vendita, che vedono la Bandabardò apparire – sempre meno timidamente – in cima alle classifiche di vendita, con risultati inattesi per tutti, per la Banda come per i sempre più increduli  addetti ai lavori.

Nel 1993 la band toscana inizia la sua attività suonando in un lunghissimo  tour in Italia e in Francia, nei locali ma anche per strada. Il primo album “Il circo mangione” esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo, vincendo anche il Premio Ciampi come Migliore Opera Prima. Il successo è confermato col secondo album, Iniziali Bì-Bì, disco solare, pieno di energia e di sincerità. Tra le tracce anche la cover di un pezzo di Lucio Battisti (Una Giornata Uggiosa): l’immenso e il più bravo di sempre. Nel 1999 esce il mini cd live Barbaro tour, venti minuti di “Festa-Bardò”, venti minuti di follia e di energia, di balli e di canti, di divertimento e di sudore.

Nel 2000 è molto apprezzato dalla critica Mojito Football Club, prodotto da Gianni Maroccolo e registrato in situazioni diverse (diretta totale o sovraincisione selvaggia) e in luoghi diversi. Il disco riflette più d’ogni altro le emozioni che la Banda incamera e scambia con gli altri suonando, ballando e viaggiando. L’anno successivo viene pubblicato il live, Se mi rilasso… collasso, “summa” dell’energia bardozziana nelle esibizioni dal vivo (20 bottiglie di vino, Vento in faccia, Beppeanna e l’inedita Manifesto).

Ma è con Bondo! Bondo!  che nel 2002 la band ottiene un successo anche internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera. Uscito il 6 settembre e subito in vetta alle classifiche di vendita (al 10° posto, nuova entrata più alta della settimana), Bondo! Bondo!  è un disco scritto sull’onda delle emozioni, che ruota intorno ad una domanda: perché l’uomo si combatte e per che cosa?

Tre passi avanti, esce nel 2004 ed è subito un caso: l’album più bardozziano della Bandabardò è per 4 settimane nella top ten dei dischi più venduti. Nello stesso anno viene pubblicata l’autobiografia della Banda, Vento in faccia (Arcana Ed.), dove la Bandabardò si racconta a Massimo Cotto, tra vino, ricordi e risate. Vento in faccia è anche il titolo del DVD che contiene il concerto di apertura del tour Tre passi avanti, a Firenze, oltre a riprese di backstage e messaggi dei fan. Finalmente l’energia, l’allegria e la poesia dei live della band toscana sono disponibili anche su supporto video digitale.

Il 1 settembre 2006 esce Fuori Orario, un doppio album di vecchie incisioni, canzoni di repertorio risuonate con nuovi amici e 4 inediti. Il disco è primo nelle classifiche dei punti vendita indipendenti e settimo nelle grandi catene e permane a lungo tra i primi 10 posti. Ottavio, uscito nel 2008, è un concept album strutturato come un dramma teatrale dove in quattordici brani suddivisi in quattro atti si raccontano ‘vita e opere’, avventure, incontri, amori fortunati e non, del giovane antieroe Ottavio, tradizionale maschera dell’innamorato nel teatro di figura. L’album ha ospiti d’eccezione come il cantante spagnolo Tonino Carotone (nel singolo Bambino), il pianista Stefano Bollani, il maestro Clemente Ferrari e il violinista Adriano Murania. Entrato al settimo posto nella top ten di vendite al momento dell’uscita, ha ottenuto sia il premio Pimi del Mei che il premio SIAE come miglior album indipendente dell’anno.

Il 29 aprile 2010 la rivista “XL” pubblica in esclusiva Allegro ma non troppo, un disco  dove la Banda racconta l’incontro con Goran Bregovic per un viaggio tra matrimoni e funerali, tra polvere di teatro e rifiorire di antiche melodie, tra nuove creature e balli di piazza.

La Bandabardò, insieme a Giobbe Covatta, si è fatta promotrice anche di una produzione discografica a scopo benefico: Sette X uno, sette artisti uniti per aiutare una campagna di “Save the Children” contro la mortalità infantile in Tigray. Il disco, pubblicato  il 23 novembre 2010, contiene sei brani inediti cantati da Ascanio Celestini, Giobbe Covatta, Davide Enia, Dario Fo, Enzo Iacchetti e Davide Riondino su musiche scritte e suonate da Bandabardò. Apre l’album ‘Nanà Bobo’, antica ninna nanna veneta cantata da Dario Fo, poi gli altri artisti cantano le riduzioni in canzone di alcuni loro monologhi. Si chiude con ‘Sette Sono i Re’, pezzo storico di Bandabardò reinterpretato per l’occasione da Giobbe Covatta.

Il 3 maggio 2011 la Otrlive pubblica Scaccianuvole  (distrib. Universal), un nuovo album di inediti in cui il nostro strano presente è descritto da personaggi spesso burleschi che sembrano raccontati da trovatori medievali. Tra morbide ballate e allegri rondò risuonano melodie un po’ meno patchanka e un po’ più chanson del solito. Dopo oltre 20 anni, nel 2014 la Bandabardò torna a firmare un contratto discografico con una major e il 10 giugno la Warner Music pubblica L’improbabile, nuovo album di inediti.

Gli ultimi anni hanno visto estendersi a macchia d’olio la cartina geografica della Bandabardò, impegnata in lunghe tournée anche all’estero: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada.

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