
Nel corso dell’ultima assemblea del sindacato dei concessionari di spiaggia ,tenutasi qualche giorno fa presso la sede della Confcommercio di Porto San Giorgio, è stata data la notizia di un ricorso depositato al Tar Lombardia da un concessionario lacuale il quale non si vedeva prorogata la propria concessione.Il risultato è stato che il TAR Lombardia ha investito del giudizio la Corte Europea che nell’arco di 6/12 mesi rischia di rispondere che la proroga è illegittima.Questo fa ricadere nella precarietà più assoluta un comparto già martoriato dall’inerzia della politica italiana che non è riuscita ancora a fare quel pressing verso l’UE per escludere i balneari dalla Direttiva Servizi.La Bolkestein fa ora paura più che mai perché fa vacillare la proroga delle concessioni al 2020 e avvicina il mondo balneare alle aste dove in sintesi, ad oggi, chi offre un centesimo di più, rischia di prendersi la concessione balneare.“Bisogna però sgombrare il campo da eccessivi allarmismi, afferma il presidente del Sindacato Balneari, Romano Montagnoli, perché pur non abbassando la guardia sul problema che ci vede protagonisti, non è assolutamente scontato che sarà facile che una Legge Italiana, come quella che proroga le concessioni demaniali 2020, possa essere facilmente abrogata. Nel frattempo ribadiamo , come abbiamo sempre fatto sin dal momento in cui la proroga è diventata legge, che appare necessario farsi apporre sulle concessioni, la proroga al 2020.”