Tutto esaurito per Musica Nuda, il duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, nella data di sabato 21 marzo al Teatro Comunale di Porto San Giorgio.
Petra Magoni e Ferruccio Spinetti presentano il nuovo album “Little Wonder” in uscita per la Warner il 31 marzo in Italia il 20 aprile in Francia.
A distanza di due anni dal precedente album, il duo Musica Nuda si presenta nuovamente sulla scena musicale internazionale con un nuovo progetto che pone un sigillo su una carriera lunga dodici anni e costellata di successi.
Il titolo è la sintesi di Musica Nuda, ovvero, una piccola meraviglia. Non è la presunzione che ci ha fatto scegliere questo titolo – dichiarano Petra e Ferruccio – bensì la riscoperta della nostra unicità con lo stesso l’entusiasmo che oggi, come all’inizio del nostro percorso artistico, contraddistingue quello che facciamo. “Little Wonder” è anche e soprattutto un regalo che abbiamo fatto a noi stessi.
“Little Wonder” nasce, infatti, come risposta naturale al desiderio di riappropriarsi di quella dimensione intima che è l’essenza del loro duo: Petra e Ferruccio, voce e contrabbasso.
Registrato sul palco del teatro di San Casciano (SI) il disco celebra il loro inossidabile connubio artistico, confermando all’ascolto la freschezza di sempre.
L’album si apre con “Is This Love“ in cui, per la prima volta, il duo si avvicina al reggae di Bob Marley, qui totalmente trasformato in un brano con walking bass; segue “Ain’t no sunshine” di Bill Withers, che nell’interpretazione di Petra e Ferruccio si veste di nuova luce.
Nelle undici tracce sono contenuti anche brani più recenti come “Practical Arrangement” di Sting, un “classico moderno” e fulgido esempio di pop sofisticato. Non mancano, come sempre, i riferimenti alla canzone d’autore italiana e straniera, quest’ultima degnamente rappresentata da “Al freddo al freddo” di Vladimir Vysotsky e da “Quand il est mort le poète” di Gilbert Bécaud. Tra le riletture di brani celebri della tradizione italiana spicca una versione inedita di “Stessa spiaggia, stesso mare” cantata in francese e intitolata “Tout S’Arrange Quand On S’Aime”, un divertissement che brilla per verve e personalità. Lo stesso accade con “Un vecchio errore” di Paolo Conte e con “Io sono metà”, brano originale del repertorio di Musica Nuda, qui reinterpretato in una versione decisamente diversa.
In “Sei forte papà”, Petra e Ferruccio scavano con tenerezza e ironia nei loro ricordi d’infanzia, mentre in ‘Far niente’ di Chico Buarque, ospitano Nicola Stilo alle chitarre e ai flauti, rileggendo un grande classico della canzone d’autore brasiliana.
L’album si chiude con un’intensa versione de “La vie en rose” di Édith Piaf cui il duo restituisce, con la bellezza del cantato e la ricercatezza dell’arrangiamento, una seconda vita.
Il Little Wonder Tour 2015 nella tappa sangiorgese dei due artisti si aprirà con l’esibizione del sassofonista abruzzese Piero Delle Monache che dopo una lunga esperienza artistica in terra subsahariana ha pubblicato il terzo album da leader offrendo un raffinato mix di suoni e voci dal mondo. Di estrazione jazz, ma ormai riconoscibile grazie al suo stile personale e poetico, Piero Delle Monache si é formato tra Siena Jazz, il Columbia College di Chicago e il Saint Louis di Roma (in occasione di questi ultimi partecipò come assistente/traduttore di Mark Turner e Chris Potter). Vincitore del Premio Clessidra 2012, Delle Monache ha intrapreso anche una propria attività didattica basata sua tesi di ricerca intitolata “Lo zen e i sovracuti. Un metodo didattico per imparare a suonare il sax con naturalezza” presentata a conclusione di un biennio superiore di Jazz, presso il Conservatorio Martini di Bologna. Nel capoluogo emiliano Delle Monache ha conseguito anche una Laurea in Scienze Politiche con indirizzo economico con una tesi circa il mercato discografico (2005).
Concertista attivo e dinamico, Delle Monache vanta anche partecipazioni radiofoniche con le tre reti Rai e una presenza su media nazionali, non solo di settore: da XL di Repubblica, a Rolling Stone, all’inserto culturale de Il Manifesto, il famoso Alias.
Aperto ad altre forme d’arte e sempre curioso di linguaggi espressivi diversi dal proprio, Delle Monache ha maturato diverse collaborazioni, da musicisti più vicini al suo mondo come Boltro, Bearzatti, Andy Gravish, a figure come la campionessa olimpionica Fabrizia D’Ottavio, ginnasta-ballerina, o la sand artist Gabriella Compagnone. Dall’unione tra musica e design è inoltre nata una scultura in terracotta a tiratura limitata (Il Seme di Thunupa) realizzata dall’Officina delle Invenzioni e dedicata proprio al suo precedente disco e al relativo Thunupa African Tour di cui sopra.
Da non dimenticare le varie direzioni artistiche di rassegne di diverso peso: da Archi in Jazz (2005/2009) o i Concerti in Brasserie (2012), a festival di respiro internazionale come la prima edizione di FBJazz (2010) in Abruzzo.