
SAN BENEDETTO – Messa in mora della società depositata. I calciatori della Samb non hanno aspettato le novità societarie. Adesso dovrà riunirsi il Collegio Arbitrale del Coni e dal momento del lodo la Samb avrà 20 giorni di tempo per pagare gli stipendi. Altrimenti i giocatori si svincoleranno d’ufficio e conseguentemente potranno anche decidere di non scendere più in campo come è nel loro diritto una volta messa in atto questa procedura.
In città sabato sera sono comparsi numerosi striscioni della tifoseria in cui si invita Serafino a farsi da parte. Insomma la situazione a San Benedetto del Tronto è alquanto elettrica. Tutti sono in attesa di ciò che accadrà a livello legale. I legali delle parti avv. Fabrizio Acronzio per Baram Dae Kim e l’ avv. Flavia Tortorella per Serafino stanno lavorando per trovare un accordo.
E nella querelle si inserisce anche il sindaco Pasqualino Piunti con una nota stampa.
“L’Amministrazione comunale –si legge nella nota del primo cittadino Rivierasco- segue da vicino e con grande attenzione quanto sta accadendo alla Sambenedettese calcio. Lo fa nella consapevolezza che è in corso una delicata trattativa tra privati ma anche nella convinzione che la Samb è da sempre un patrimonio di tutta la città.
Questo concetto è stato ripetutamente ribadito sia al legale della parte che intende subentrare sia direttamente al presidente Serafino: ad entrambi è stato chiesto di definire la questione in brevissimo tempo affinché vengano sanate le pendenze che rischiano di pregiudicare il futuro della Samb e la squadra possa portare a termine serenamente la stagione agonistica.
Il Comune si è già attivato per supportare i giocatori in questo delicato momento contattando gestori di attività di ristorazione, dell’attività ricettiva che ospita gli atleti, degli impianti sportivi dove si allenano e ricevendo positivi riscontri. Ma altri imprenditori, rappresentanti di associazioni e semplici cittadini si sono messi a disposizione per eventuali ulteriori necessità.
Si ringraziano i sindaci dei Comuni di Massignano e Monsampolo del Tronto, che in questi mesi hanno avuto strette relazioni con la Sambenedettese calcio, per la solidarietà manifestata –conclude Piunti- e la disponibilità a sostenere ogni iniziativa utile alla soluzione della vicenda”.