
SAN BENEDETTO –Ancora un episodio sfavorevole alla Samb. Continua la serie nera degli arbitri nei confronti della società del Riviera delle Palme. Anche contro il Forlì si è assistito ad una direzione di gara che ha lasciato un po’ tutti perplessi. Non solo per il rigore non concesso al 33’ st (nella foto in pagina) per un evidente fallo di mano in area di rigore, ma anche nei piccoli episodi. Ben quattro ammoniti per la Samb per gioco falloso e solo uno per i romagnoli solo perché Spinosa si è tolto la maglia per festeggiare il gol vittoria. E poi altre situazioni di gioco in cui il metro di giudizio di Guarnieri di Empoli non è stato poi così super partes.
Se a questi si aggiungono i cinque rigori consecutivi, di cui più del 90% inventati, comminati contro la Samb in trasferta ed altre situazioni di gioco che lasciano perplessi ecco che è evidente che il club rossoblù non è poi così considerato o addirittura è visto come un possibile “nemico” per chi deve vincere il campionato o chi deve approdare ai play off nelle migliori posizioni per continuare a cullare il sogno promozione. E nella sala stampa del Riviera è tornato a circolare il nome di Antonio Giannoccaro di Lecce, designatore della Lega Pro, come “nemico” della Samb. Tutti infatti ricordano la direzione di gara dei play off 2002-2003 di Pescara indirizzata in favore del club abruzzese che alla fine ribaltò grazie ad una doppietta di Cecchini l’1-0 conquistato dalla Samb grazie alla rete di Teodorani nella gara di andata. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” diceva Giulio Andreotti.
“Parlare dell’ arbitro –commenta il presidente Franco Fedeli– non serve a nulla perché i punti non ce li ridà nessuno. E poi il designatore (Giannoccaro di Lecce, ndr) mi ha detto che alla fine tutti gli episodi si compensano. Dobbiamo, però, prendercela solo con noi stessi. Nel primo tempo non abbiamo giocato. Se con il Forlì, squadra alla nostra portata, non fai risultato allora vuole dire che qualcosa non va. Abbiamo giocato male, una brutta domenica ma andiamo avanti”.
Fedeli prosegue così nella sua analisi. “Lo ripeto, nel primo tempo abbiamo fatto ridere. I nuovi arrivi? Che non erano pronti l’ho saputo dopo, ma tutto ciò non giustifica la prestazione odierna. Speriamo di utilizzarli bene e il più presto possibile perché sono pagati per giocare e non per stare a guardare. Sono demotivato. Fare il presidente così fa male. Certo, ci sto a perdere ma in modo diverso. Speriamo di beccare al più presto i play off. Non centrarli –conclude Fedeli- sarebbe un peccato mortale e sancirebbe il fallimento di questa stagione”.