San Benedetto: caso Mancanielllo, il consigliere Nicolò Bagalini scrive a Prefetto e Anac

SAN BENEDETTO – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicolò Bagalini ha protocollato sia al Prefetto di Ascoli Piceno dott. Carlo De Rogatis che all’Anac una richiesta di valutazione riguardante le delibere approvate sulle società partecipate, in merito alle quali Giselda Mancaniello ha preso parte alla discussione e alla votazione.

“Visto che la risposta del segretario comunale non ha colmato nessuna lacuna -dice Bagalini- considerato che c’è una sentenza del consiglio di stato sull’argomento del 2020 (come riportato nel documento), ho ritenuto opportuno rivolgermi agli organi competenti”, afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

Bagalini mesi fa lamentò un potenziale conflitto di interessi della consigliera di Viva San Benedetto Giselda Mancaniello relativamente a società partecipate e, di conseguenza, alle votazioni espresse in assise che le riguardano. L’azienda di cui il marito della consigliera è titolare (e della quale la stessa Mancaniello risulta essere dipendente) è infatti fornitrice di quelle società.

“Il Consiglio di Stato con sentenza n° 5423/2020 -si legge nel documento inviato da Bagalini al Prefetto e all’ Anac- ha affermato che l’amministratore debba astenersi al minimo sentore di conflitto di interessi, reale o potenziale che sia. L’ obbligo di allontanamento dalla seduta, in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l’amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interesse.

Afferma inoltre che l’obbligo di astensione, tipizzato dall’art. 51 c.p.c., rappresenta un corollario del principio di imparzialità, sancito dall’art. 97 Cost., di cui, assume portata generale, sicché le ipotesi di astensione obbligatoria non sono tassative, e come tali da interpretarsi restrittivamente, ma piuttosto esemplificative di circostanze che mutuano l’attitudine a generare il dovere di astensione direttamente dal superiore principio di imparzialità, che ha carattere immediatamente e direttamente precettivo”.

Pertanto con la sua richiesta Bagalini chiede al “Prefetto di Ascoli Piceno al fini di poter operare ogni necessaria forma di controllo e garanzia della legalità, di acclarare la sussistenza o meno delle condizioni di piena legittimità che hanno portato all’ approvazione delle delibere consiliari citate”.

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