
di ALCEO LUCIDI
SAN BENEDETTO – Sono 24 (compreso un poemetto) i componimenti raccolti dalla poetessa Enrica Loggi nel suo ultimo lavoro promosso e pubblicato dall’Associazione culturale UT. Il volume è stato presentato presso la Biblioteca comunale “G. Lesca” di San Benedetto del Tronto, alla presenza dell’autrice, dei giornalisti Massimo Consorti e Rosita Spinozzi , dello scrittore Giampietro De Angelis e degli attori Patrizia Sciarroni e Fiorenzo Spina Massacci.
Il libro vuole essere la prima uscita di una collana di “quaderni” edita dalla stessa associazione, per mano del suo art designer Francesco Del Zompo, direttamente ricollegata alla sua rivista bimestrale. In effetti, da assidua collaboratrice e componente della redazione, la Loggi riunisce le liriche che coprono gli ultimi quattro anni di vita del periodico, le quali, oltre a scandirne i tempi – come afferma Massimo Consorti nella post-fazione al testo – ne incarnano lo spirito, nel segno della valorizzazione della cultura attraverso le sue molteplici manifestazioni .
La poesia della Loggi nasce del resto da un’autentica partecipazione alla vita del creato e alle più profonde aspirazioni dell’uomo senza nome né volto, scevro da ogni appartenenza ideologica. Un canto che trova ragione nell’adesione alle più piccole cose, colte nella loro semplicità, nel gesto disinteressato, nello struggimento lirico per un ricordo (ri)accarezzato. Una poesia, potremmo definire, sottovoce, che si fa armonica al punto da omogeneizzarsi stupendamente con i suoi oggetti di trattazione: persone e paesaggi. Una densa rappresentazione della realtà con dentro l’intera tavolozza dei sentimenti umani sbozzati come in un acquerello, dove i colori sfumano tra giochi chiaroscurali e mezze tinte. Questo raffinato lirismo è stato ricordato dai presentatori Massimo Consorti e Rosita Spinozzi e da me richiamato nella prefazione alla silloge.
Il pomeriggio è stato allietato dalle note del flauto della giovane Valentina Garcia Melchiorri che attraverso semplici ed ispirate melodie ha dato evidenza alle parole sugose ed incantatrici della Loggi e da un folto e partecipe pubblico.