
di Costantino Di Sante
SAN BENEDETTO – Accolto dai suoi fans ieri sera al Palariviera di San Benedetto del Tronto Vinicio Capossella ha dato vita ad un concerto intenso e appassionante. Accompagnato dai suoi storici musicisti, Antonio Marangolo al sax, Enrico Lazzarini al contrabbasso, Giancarlo Bianchetti alla chitarra e Antonio e Zeno De Rossi alla batteria, ha ripercorso la sua trentennale carriera artistica.
“Scivola vai via”, “Resta con me”, “Bestiario d’amor”, “Come una rosa” e l’immancabile “Che coss’è l’amor”, tra i brani eseguiti dal suo più intimo e raffinato repertorio che maggiormente hanno coinvolto il pubblico. Dopo aver intonato “Nuttate de Luna”, la canzone simbolo della città, ha ringraziato i sambenedettesi dedicando ai suoi indomiti pescatori “Pryntyl”, dall’album “Marinai, profeti e balene”.
L’artista si è congedato eseguendo il bis di “All’una e trentacinque circa”, il brano che lo ha fatto conoscere nel 1990. Tra le sue note il pubblico ha ballato fino alla fine del concerto continuando a canticchiare:
Chimay, Bacardi Jamaican rhum
White Lady, Beck’s beer, Tequila bum bum
Dry Gin, Charrington, Four Roses Bourbon
E ci siam poi noi musicisti
Un po’ beoni, un poco artisti
Compagnoni e nati tristi