Tina Nepi & Garrison Rochelle in “Lascia che sia” al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno

ASCOLI PICENO – Grande attesa per il nuovo spettacolo di danza della scuola “Miniera delle Arti” di Ascoli Piceno. Per questo show, il direttore artistico Garrison Rochelle ha voluto ripercorrere gli anni-simbolo della ripresa economica post-bellica: i favolosi anni Sessanta.
L’8 e 9 giugno alle ore 20.45 “Lascia che sia” calcherà il palco del Teatro Ventidio Basso portando in scena performances di danza che tracceranno un percorso nella memoria e nei sentimenti che animavano i giovani della generazione beat.

Sullo sfondo di gravi avvenimenti politici quali la guerra in Vietnam, l’uccisione del Presidente Americano John Fitzgerald Kennedy, l’ostilità e l’embargo nei confronti di Cuba, la morte della venerata Marilyn Monroe, l’uccisione di Martin Luther King e l’incarcerazione di Nelson Mandela –  entrambi protagonisti di una lotta pacifica per i diritti del popolo nero -, i giovani si fanno protagonisti del loro tempo e intraprendono varie forme di ribellione al sistema con contestazioni studentesche e cortei femministi per il riconoscimento di maggiori diritti alle donne.
La musica rompe gli schemi: a testi impegnati contro la guerra e il sistema politico, si affianca una musica di nuove sonorità frutto di sperimentazione di  stili diversi per trasmettere, in modo più diretto, il pensiero dell’artista.

A questa generazione beat, le cui linee di pensiero nascono da un gruppo di intellettuali americani che divulgano idee di rifiuto delle regole, innovazione nello stile di vita, consapevolezza sessuale, interesse per le religioni orientali, si affiancherà il movimento giovanile hippy i cui aderenti saranno chiamati “figli dei fiori”.
Questi giovani saranno la chiave di svolta nell’evoluzione culturale: il loro forte credo nella libertà, nella condivisione della diversità culturale e religiosa, nella pace, nella spiritualità, nella natura, raggiunse le coscienze di tutto il mondo e influenzò moda, arte, televisione, musica fino ai giorni nostri. L’imponente festival musicale di Woodstock, a cui parteciparono circa 400.000 giovani di tutto il mondo, fu il sunto del pensiero hippy: sul palco si susseguirono cantanti e band di culture diverse portando ognuna un suo genere musicale, dal folk-rock al funky, al country-rock. Richie Evans, cantante afro-americano, rimarrà nella storia per aver aperto il concerto di Woodstock e per la sua rivisitazione del brano “Motherless Child” a cui aggiunse la parola freedom (libertà) e con il quale ebbe una fama planetaria.

Tina Nepi (o Tinadance, appellativo scherzoso e affettuoso che Garisson le ha attribuito dopo molti anni di stretta collaborazione e profonda amicizia) direttrice della scuola, coordinatrice dei balletti e regista dello spettacolo, farà rivivere gli steps più significativi di quegli anni con balletti che coinvolgeranno tutti i ragazzi, dai bimbi ai ballerini adulti.

“Lascia che sia” – spiega Tina Nepi – sarà uno spettacolo in cui lasceremo un messaggio, come abitualmente facciamo con i nostri spettacoli. Quest’anno “lascia che sia”, cioè lascia che sia il tempo a trascorrere e a decidere quello che poi faremo nel corso della vita. Lo faremo ricordando gli anni Sessanta e attraverso musiche particolari di vario genere. E’ un epoca che ha cambiato il pensiero politico, il pensiero giovanile, il costume. Lo si può riscontrare ancora oggi nella musica, per esempio, che si è modificata grazie ai cambiamenti avvenuti in quegli anni”.

L’attività della “Miniera delle Arti”, fucina di nuovi talenti – va ricordata la collaborazione con il cantautore e compositore ascolano Dario Faini e con Pietro Cardarelli light designer e visual artist – si esplica anche con partecipazioni volontarie in manifestazioni culturali rivolte al sociale.

Dopo lo spettacolo alla festa parrocchiale di S.S. Filippo e Giacomo di Ascoli Piceno, i ragazzi di Tina saranno presenti a “Grottammare Paese dei Balocchi” l’iniziativa ideata dal pittore e scultore locale Francesco Colella in collaborazione con Pinocchio-Fondazione Nazionale Carlo Collodi.

Il borgo antico di Grottammare si trasformerà dal 2 giugno al 5 giugno nell’incanto della favola di Pinocchio:  musica, laboratori artistici, spettacoli teatrali, mostre, intrattenimento di strada, balletti e approfondimenti sull’opera di Collodi animeranno i vicoli di uno dei più suggestivi borghi d’Italia.

Commenti

commenti

Articoli Correlati

Loading...

Lascia un commento