Tutela del “Made in” fermano: l’impegno del sottosegretario Gozi

Tutela del "Made in" fermano: l'impegno del sottosegretario Gozi

Impegno ufficiale del Governo sul fronte della salvaguardia del made in e contro la contraffazione e su quello delle relazioni commerciali con la Russia in questo periodo di forti tensioni con l’Ucraina. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi a Roma il 30 settembre scorso fra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei Sandro Gozi e la delegazione fermana composta dal Presidente di Confindustria Fermo Andrea Santori, dal direttore Giuseppe Tosi e dal Presidente di Unioncamere Marche e della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista. Un faccia a faccia chiesto con urgenza dai vertici degli industriali del Fermano per rappresentare all’Esecutivo nazionale sia la pressante richiesta delle imprese del territorio di adottare in modo definitivo le norme in materia di tutela del made in, che soprattutto per avere rassicurazioni sulle azioni diplomatiche che il Governo può intraprendere con la Russia in questo delicato e teso momento che il Paese sta attraversando con l’Ucraina e che potrebbe pregiudicare in modo negativo e con effetti devastanti i rapporti commerciali con le aziende del Fermano, le quali vantano un’altissima percentuale di esportazioni proprio con la Federazione Russa ed i Paesi dell’area ex Unione Sovietica. Sul piano del made in, dopo il sì da parte del Parlamento Europeo dell’aprile scorso, si attende ora l’esame del Consiglio Europeo nel quale 17 Paesi sono contrari e 8, fra cui l’Italia naturalmente, a favore. “Il sottosegretario Gozi – ha dichiarato il Presidente Santori – si è impegnato a presentare un’analisi dell’impatto che la certificazione sul made in potrà avere in diversi settori merceologici chiedendo di adottarla per 4 mesi in prova e poi, nel caso in cui venga approvata, in prova per altri 5 anni, dimostrando in questo modo ai Paesi che lo avversano che questo strumento è assolutamente utile all’intera economia e scongiurando il rischio che la norma possa essere bocciata”. L’on. Gozi, nel corso dell’incontro, ha anche riferito che esistono alternative dell’Ue per la tutela e garanzia dei prodotti (come la ceramica di Sassuolo) e che esistono in questo senso procedimenti per un riconoscimento tipo DOP o IGP a livello UE di prodotti che hanno una natura produttiva tipica e tracciabile: si è quindi preso l’impegno verificare se anche le calzature possano essere inquadrate in questo tipo di denominazioni. A sostenere l’impegno del sottosegretario ci saranno anche le associazioni dei consumatori, che stanno portando avanti sempre più il discorso della sicurezza dei prodotti. “Sul fronte delle sanzioni della Russia nei confronti dell’Ue – ha aggiunto il Presidente Santori – l’on. Gozi ci ha rassicurato sul fatto che l’accordo di libero scambio delle merci tra UE e Ucraina è stato rinviato di un anno e questo permetterebbe di trovare una soluzione politica, auspicata anche dall’Italia, alla crisi con la Russia. Le ripercussioni sui rapporti fra Federazione Russa ed il nostro territorio sono preoccupanti: lo testimonia anche il fatto che i bonifici bancari provenienti dalla Russia vengono bloccati in Italia. Segnalerò all’on. Gozi con una nota questa situazione nel dettaglio per fornirgli la misura che il fenomeno sta assumendo”. Se queste azioni diplomatiche porteranno benefici, Confindustria Fermo, d’intesa con il Presidente della Sezione Calzature e vice Presidente di Assocalzaturifici Arturo Venanzi, con la collaborazione della Regione Marche e della Camera di Commercio di Fermo, valuterà ulteriori azioni di contatto con la clientela russa nel caso in cui si risolvessero definitivamente le diatribe in corso, per permettere alle aziende del territorio di recuperare, seppur in parte, quanto perduto a livello di ordinativi, che hanno purtroppo risentito di questo clima di instabilità politica. “Quello con il Sottosegretario Gozi – ha affermato il Presidente di Unioncamere Marche e della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista – ha rappresentato un incontro con il Governo stesso visto l’incarico che ricopre, un incontro cordiale che ci ha fornito delle risposte molto soddisfacenti. Oltre a cogliere l’ansietà e le forti preoccupazioni delle aziende del nostro territorio, l’on. Gozi ha voluto farci partecipi di impegni che crediamo possano essere molto efficaci sia per la questione del made in che per i rapporti con la Russia”.

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