
SAN BENEDETTO – Tutti abili ed arruolati alla ripresa della preparazione in casa Samb. Anche Sorrentino che ha smaltito la botta rimediata con il Fano e Di Pasquale che ha usufruito di un giorno in più di riposo ma che è ormai completamente ristabilito dalla contrattura al polpaccio che lo aveva messo fuori gioco nel derby con i granata. Una vittoria che colloca i rossoblù al quarto posto in classifica con il match con il Padova che verrà recuperato martedì 11 ottobre (fischio d’inizio ore 14-30). Così ha deciso la Lega Pro.
“Guardare ora la classifica –dice Ottavio Palladini- serve a poco. Il nostro obiettivo è quello di fare più punti possibile per la salvezza che deve essere il nostro principale traguardo. Poi se dovessimo raggiungere qualcosa di più importante sarà bene accetto. Se pensiamo, dopo questi due successi consecutivi di essere una squadra che gioca di fino sbaglieremo di grosso. Dobbiamo soltanto continuare a correre e lottare”.
Palladini, con il Fano è stata la vittoria della pazienza e della razionalità.
“Questo è sicuro. La nostra paura, se così volgiamo definirla, è essere coinvolti dall’ entusiasmo dei nostri tifosi che ci può portare a strafare. L’ esuberanza mi piace ma la concentrazione deve essere totale. L’ abbiamo fato con il Fano, tanto che i granata non hanno mai impensierito Frison. Senza ansia siamo arrivati al successo, ma debbo dire che prima del gol di Mancuso abbiamo avuto alcune occasioni per sbloccare il risultato”.
Altro dato importane è non avere preso gol. La coppia Ferrario e Radi dà ampie garanzie.
“Un dato importante ed è importante non subire reti se vuoi vincere le partite. Speriamo che l’imperforabilità difensiva diventi una nostra prerogativa. Ferrario e Radi danno esperienza al reparto. Questa, comunque, è una Samb che può ancora crescere molto a livello fisico”.
Con il 4-3-3, modificabile in corso di gara, ha trovato la quadratura del cerchio a livello tattico?
“Con il diesse Sandro Federico avevamo detto di costruire una squadra per questo modulo o per il 4-4-2 anche perché in ritiro abbiamo visto le caratteristiche tecniche di N’Tow e Tavanti ed avevamo solo tre centrali Radi, Di Filippo e Di Pasquale. Lo ripeto, l’idea di gioco resta questa ma è variabile nel corso della partita”.
Forlì, Parma, Venezia e Padova. Palladini, un mese di fuoco.
“Ora pensiamo ai romagnoli. Saranno partite difficili, come lo sono tutte in questa categoria. Il Forlì sabato scorso stava vincendo con il Sud Tirol e quindi si deve restare con i piedi per terra e giocare la partita con serenità e tranquillità”.
Foto di Alberto Cicchini