Un doppio concerto della Filarmonica Gioachino Rossini inaugura il 51° Festival delle Nazioni

CITTA’ DI CASTELLO – La Filarmonica Gioachino Rossini dopo i recenti impegni al Rossini Opera Festival, ha inaugurato con un doppio concerto il Festival delle Nazioni di Città di Castello, evento musicale internazionale giunto alla 51a edizione.

Il progetto Rossini in Viaggio, sviluppato dalla Filarmonica Rossini con il M° Donato Renzetti, ha portato le musiche del Cigno di Pesaro nell’imponente chiesa quattrocentesca di San Domenico, affascinando il folto pubblico presente in sala. Un’inaugurazione del festival dedicata a Rossini nell’anno del 150° anniversario della morte.

Il concerto si è aperto con due composizioni di Benjamin Britten ispirate alle musiche di Rossini: le Matinées musicales e le Soirées musicales.

Per la seconda sezione del concerto è salito sul palco, con la Filarmonica e il M° Renzetti, l’attore pesarese Antonio Olivieri che attraverso i testi di alcune lettere autografe gentilmente rese disponibili dalla Fondazione Rossini di Pesaro, narra episodi e fatti relativi alle sinfonie rossiniane previste nel programma. Brevi ma interessanti introduzioni alle parti musicali che offrono al pubblico una cornice più concreta prima dell’ascolto.

Il programma è proseguito con l’esecuzione delle sinfonie dalle opere Il signor Bruschino, Tancredi, La Cenerentola e Semiramide. Gran chiusura con la sinfonia da La gazza ladra, sempre molto apprezzata. Saluto al pubblico con un bis: Nimrod (Variazione n. 9) di Edward Elgar. Sentita risposta da parte di tutto il pubblico che ha lungamente applaudito la Filarmonica, il M° Renzetti e Olivieri.

Il M° Michele Antonelli, presidente e direttore artistico della Filarmonica, esprime tutta la sua soddisfazione «Una grande serata di musica dedicata all’inesauribile forza delle composizioni rossiniane. Un bellissimo concerto reso possibile dall’organizzazione e dalla direzione artistica del Festival delle Nazioni che ringrazio per l’invito e per la grande professionalità. Grazie al M° Donato Renzetti, a tutti i musicisti dell’orchestra e ad Antonio Olivieri».

 

 

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